Il diritto di voto è esercitato dai cittadini con almeno 18 anni di età, mentre per candidarsi l'età minima è di 25 anni.
Le candidature si presentano nell'ambito delle 5 circoscrizioni e un candidato può presentarsi in più circoscrizioni.
In ciascuna lista i candidati dello stesso sesso non possono essere superiori alla metà e i primi due candidati devono essere di sesso diverso.
La scheda elettorale è unica, si vota per una delle liste e si possono esprimere da una a tre preferenze.
Nel caso di espressione di due o tre preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso.
Sono ammesse all'assegnazione dei seggi le liste che hanno conseguito sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi.
I seggi sono attribuiti alle liste proporzionalmente ai voti conseguiti in ambito nazionale, con il sistema dei quozienti interi e dei maggiori resti. I seggi conseguiti da ciascuna lista sono quindi riassegnati alle circoscrizioni in proporzione ai voti ottenuti in ciascuna di esse.
Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza.
In questi giorni, l'aria è carica di tensione e attesa. È tempo di elezioni, e il calendario delle votazioni è stato definito con precisione: i seggi saranno aperti dalle ore 15 alle 23 di sabato e riapriranno la domenica mattina, dalle 7 alle 23. Questo doppio appuntamento permetterà a tutti i cittadini di esercitare il loro diritto di voto, un momento cruciale nella vita democratica del nostro Paese.
La vera attesa, però, inizia dopo la chiusura dei seggi. Alle ore 23 di domenica, lo scrutinio prenderà il via. È in questo momento che gli occhi di tutti si rivolgono alle sezioni elettorali, dove inizia un lavoro meticoloso e fondamentale: il conteggio dei voti. Gli scrutatori, assieme ai rappresentanti di lista, saranno impegnati in una notte di lavoro intenso, assicurandosi che ogni singola scheda venga contata correttamente.
La fase dello scrutinio è spesso caratterizzata da un'atmosfera frenetica ma disciplinata. Ogni scheda viene estratta dall'urna, controllata e conteggiata con la massima attenzione. Non mancano i momenti di tensione, specialmente quando le cifre iniziano a delineare un quadro preliminare dei risultati. I primi dati che emergono dalle sezioni elettorali iniziano a disegnare un mosaico che, pezzo dopo pezzo, rivelerà l'esito finale delle elezioni.
Intanto, fuori dalle sezioni, la popolazione vive questo momento con grande interesse. I media, sia tradizionali che digitali, sono in fermento. Le televisioni nazionali e locali trasmettono dirette no-stop, con inviati nelle sezioni elettorali e ospiti in studio che commentano i dati man mano che arrivano. I social media si riempiono di aggiornamenti, commenti e discussioni, creando una sorta di piazza virtuale dove i cittadini condividono opinioni e previsioni.
La lunga notte dello scrutinio è una maratona in cui il tempo sembra dilatarsi. Per molti, sarà una notte insonne, passata a seguire gli aggiornamenti in tempo reale, con l'adrenalina che cresce ad ogni nuovo dato comunicato. Le prime proiezioni, basate su campioni significativi di sezioni scrutinate, possono arrivare già nelle prime ore della notte. Tuttavia, la conferma definitiva dei risultati richiede tempo, specialmente in caso di competizioni serrate.
Le ultime sezioni potrebbero concludere i conteggi solo nelle prime ore del mattino successivo, e fino a quel momento, l'incertezza regnerà sovrana. Ogni aggiornamento può spostare gli equilibri, cambiando le sorti di candidati e coalizioni. È una danza delicata, dove ogni voto ha il potere di fare la differenza.
Ma al di là dei numeri e delle percentuali, lo scrutinio rappresenta il cuore pulsante della democrazia. È un momento in cui ogni cittadino può vedere il valore del proprio voto, contribuendo alla costruzione del futuro del proprio territorio. Ogni scheda contata è una voce che si aggiunge al coro della collettività, un tassello che compone il quadro finale della volontà popolare.
E così, mentre la notte avanza e le luci nelle sezioni elettorali rimangono accese, il Paese attende con trepidazione il verdetto delle urne. I risultati che emergeranno delineeranno il nuovo panorama politico, con le nuove amministrazioni pronte a raccogliere il testimone e guidare il futuro con la legittimità conferita dal voto popolare. È un momento di grande responsabilità e speranza, un rituale che si ripete ma che ogni volta porta con sé l'emozione del cambiamento e la promessa di un domani migliore.
In Valle d’Aosta gli elettori chiamati al voto per il rinnovo dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo sono 101.729, di cui 49.706 maschi e 52.023 femmine.
Nel 2019, nella precedente tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo, in Valle d’Aosta, gli aventi diritto al voto erano102.417. La percentuale di affluenza al voto in Valle era stata del 51,91%, con 53.167 votanti.