Anche in Valle d’Aosta, la mobilitazione ha avuto un forte impatto, coinvolgendo ampiamente il personale delle mense scolastiche.
Per garantire la riuscita dello sciopero, l’amministrazione comunale di Aosta e l’Unità Sanitaria Locale erano state prontamente allertate. La rilevante adesione ha costretto le aziende responsabili del servizio mensa, che non rientrano tra i servizi pubblici essenziali secondo la legge 146/90, a sospendere l’attività per la giornata.
Il successo dello sciopero è stato alimentato dalle assemblee del comparto e dall'impegno delle delegate sindacali, che hanno sensibilizzato i colleghi sulla necessità di mobilitarsi per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL). Questa azione si è resa necessaria per rispondere alle associazioni datoriali ANIR e ANGEM, le quali avevano formalmente diffidato il sindacato dall'intraprendere azioni relative al comparto della ristorazione collettiva.
A oltre un anno dalla ripresa delle trattative per il rinnovo del CCNL dei Pubblici Esercizi, Ristorazione Collettiva, Commerciale e Turismo, le associazioni datoriali continuano a opporsi alle richieste di condizioni salariali dignitose per i lavoratori. In un contesto economico difficile, aggravato dall'inflazione e dall'aumento del costo della vita, alcune imprese si dimostrano irresponsabili nei confronti dei loro dipendenti.
La massiccia partecipazione allo sciopero ha evidenziato il dissenso diffuso tra i lavoratori e ha sottolineato la necessità di riaprire il tavolo delle trattative. Dopo la recente firma del Contratto del Terziario, anche le imprese del settore turistico dovranno riflettere sulla situazione e lavorare per una conclusione positiva del contratto.