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CRONACA | 29 marzo 2024, 21:57

Mutui agevolati in Valle d'Aosta: La Consulta ribadisce l'illegittimità dell'esclusione basata sulla cittadinanza

Si tratta di un passo significativo verso una maggiore inclusione e partecipazione nella promozione della riqualificazione territoriale, senza discriminazioni di nazionalità

Mutui agevolati in Valle d'Aosta: La Consulta ribadisce l'illegittimità dell'esclusione basata sulla cittadinanza

La recente sentenza della Corte costituzionale, depositata sotto il numero 53 del 2024, ha acceso i riflettori sul tema dei mutui agevolati in Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, evidenziando la questione dell'accesso equo e non discriminatorio a tali forme di finanziamento per il recupero dei borghi.

La Regione autonoma Valle d'Aosta ha introdotto nel 2013 la legge numero 3, volta a destinare fondi per erogare mutui a tassi agevolati. Lo scopo principale era incentivare la riqualificazione di aree territoriali e il recupero di immobili di interesse storico, artistico e ambientale, nonché promuovere l'edilizia locale.

Tuttavia, il Tribunale di Torino ha sollevato dubbi riguardo a due criteri di accesso a questi mutui: la cittadinanza italiana o europea come requisito necessario e la residenza nella regione per almeno otto anni. Il tribunale ha ritenuto che queste restrizioni potessero essere eccessivamente limitative per alcuni soggetti, in particolare per coloro che, pur possedendo immobili ritenuti meritevoli di recupero, non fossero cittadini italiani o europei.

La Corte costituzionale ha ora chiarito che l'esclusione basata esclusivamente sulla cittadinanza è incostituzionale, in quanto priva di una reale correlazione con gli obiettivi delle misure adottate.

La Consulta ha sottolineato che l'individuazione dei beneficiari dei mutui agevolati deve essere guidata dal principio di ragionevolezza e non può essere basata su discriminazioni ingiustificate.

In particolare, la Corte ha evidenziato che il requisito della residenza prolungata nel territorio può essere considerato ragionevole, data la limitatezza delle risorse finanziarie disponibili e l'obiettivo di valorizzare la permanenza nel territorio regionale.

Tuttavia, tale criterio non può essere l'unico elemento di valutazione per l'accesso ai finanziamenti agevolati. Questa decisione riafferma l'importanza di garantire un accesso equo alle risorse pubbliche, anche in contesti regionali con specificità culturali e sociali come la Valle d'Aosta. Si tratta di un passo significativo verso una maggiore inclusione e partecipazione nella promozione della riqualificazione territoriale, senza discriminazioni di nazionalità.

pi/elca

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