Come una corda che lega due mondi lontani, la Petite Patrie ha stretto le mani di un’Italia in fiamme, portando la forza tranquilla delle montagne valdostane ai piedi del Vesuvio. La Colonna mobile valdostana della Protezione Civile, partita nella prima mattinata del 12 agosto, è rientrata in Valle d’Aosta dopo giorni di intenso lavoro tra le fiamme e il fumo dei boschi campani.
A guidare la squadra, il Capo squadra Christian Moro, con al suo fianco i vigili del fuoco professionisti Davide Favre e Michele Benetti, e sei volontari che portano con sé il cuore della comunità: Theo Iudica di Roisan, Julien Chatrian e Mathieu Barmasse della Valtournenche, Luciano Michelet di Verrayes, Hermes Rindone di Saint-Vincent ed Ermes Chasseur Vaser di Arnad. Insieme, hanno affrontato un nemico invisibile e inclemente: il fuoco che minacciava di divorare i pendii storici del Vesuvio.
I mezzi speciali, dotati di moduli per l’antincendio boschivo, sono stati forniti dai distaccamenti di Quart e Nus, mentre l’autobotte è stata messa a disposizione dal Comando regionale. Un ingranaggio di solidarietà e professionalità, pronto a rispondere al richiamo della Protezione Civile nazionale.
In collaborazione con le squadre dell’Emilia Romagna, i vigili volontari di Trento e i volontari AIB del Piemonte, i valdostani hanno operato fianco a fianco con le strutture locali della Campania, contribuendo allo spegnimento dell’incendio e alle operazioni di bonifica dei territori. L’impegno, riconosciuto con gratitudine dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile e dalla Protezione Civile della Campania, racconta una storia di dedizione e di vicinanza tra comunità distanti ma unite dallo stesso spirito di aiuto.
Al rientro, nelle strade e tra le valli della Valle d’Aosta, il passo dei volontari sembra più leggero e al contempo più pesante: leggero per la missione compiuta, pesante per i ricordi di cenere e caldo intenso, ma forte della consapevolezza che la Petite Patrie non è solo un luogo geografico: è una comunità che sa farsi carico degli altri, senza esitazioni.
Au retour dans nos vallées, leurs visages portent encore la chaleur du feu et l’odeur de la cendre, mais aussi la fierté d’avoir servi plus grand qu’eux-mêmes. La Petite Patrie n’est pas seulement un lieu : c’est un esprit, un engagement, une solidarité qui traverse les frontières et rappelle que, face aux épreuves, nous ne sommes jamais vraiment seuls














