A partire da domani, l'aliquota IVA salirà dal 10% al 22%, gravando pesantemente sui bilanci domestici.
La recente decisione governativa, contenuta nel comma 711, modifica la Tabella A, Parte III, aumentando l'aliquota sul pellet al 22%. Questo significa che, se fino ad oggi il pellet godeva di un'IVA agevolata al 10%, tale agevolazione viene ora revocata, senza tener conto delle difficoltà economiche che molte famiglie stanno affrontando.
Sebbene nel 2023 fosse stata introdotta un'agevolazione temporanea, estesa anche per i primi due mesi del 2024, ora tale beneficio è stato revocato, facendo tornare l'IVA al 22%. Questo provvedimento, contenuto nell'articolo 11, comma 2-bis, è stato inserito nel maxiemendamento alla legge di Stabilità 2015, approvato nonostante le proteste degli operatori del settore.
Le conseguenze di questa decisione non possono essere sottovalutate. L'Associazione italiana energie agroforestali (AIEL) ha già segnalato le gravi ripercussioni che ciò comporterà per cittadini e imprese. Più di due milioni di famiglie in Italia utilizzano il pellet come principale fonte di riscaldamento, spesso appartenenti al ceto medio e popolare già fortemente colpito dalla crisi economica.
Inoltre, l'aumento dell'IVA avrà un impatto negativo sul mercato, con una contrazione dei consumi di pellet e un conseguente ridimensionamento del gettito previsto. Settore significativo per l'industria italiana, il pellet vanta oltre 42.000 unità lavorative annuali, con una forte ricaduta occupazionale e un ruolo prominente nel panorama internazionale, grazie anche all'export in Europa e Nord America.
La serenità di Salvini e Meloni anche se crescono le difficoltà delle famiglie
Nonostante ciò, il governo sembra ignorare le implicazioni di questa decisione. In un momento in cui l'Unione Europea promuove la transizione verso energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni, l'aumento dell'IVA sul pellet va in direzione opposta, penalizzando un settore che contribuisce al raggiungimento di tali obiettivi.
In conclusione, l'aumento dell'IVA sul pellet rappresenta un'ulteriore difficoltà per le famiglie italiane e un segno di disattenzione da parte del governo verso le esigenze dei cittadini e le sfide ambientali globali.