L'amministrazione comunale di Aosta, guidata dal Sindaco Gianni Nuti e con il convinto supporto dell'assessore ai lavori pubblici, Corrado Cometto, si sta avviando al completamento di un ambizioso progetto: la realizzazione di 15 chilometri di pista ciclabile all'interno della città.
Questa iniziativa, se da un lato è stata accolta con entusiasmo da parte di alcuni settori della popolazione, dall'altro ha suscitato continue polemiche, soprattutto tra i commercianti locali, che lamentano la perdita di spazi parcheggio, a loro dire essenziali per la loro clientela. Nessuno più si ricorda le proteste quando è stato pedonalizzato il Decumanus Maximus, dall'Arco d'Augusto a piazza delle Repubblica, e pedonalizzate le vie da Croix de Ville a via 26 Febbraio.
Le contestazioni, alimentate da preoccupazioni riguardanti le possibili ripercussioni sull'economia locale, sembrano focalizzarsi sull'eliminazione di parcheggi, sollevando dubbi sulla sostenibilità dell'iniziativa. E questo nostante di parcheggi ne siano stato elimanti qualche decina su circa oltre 10.000 posti auto pubblici. E tutto questo quando il punto centrale dell'argomentazione riguarda la questione della sicurezza e della mobilità all'interno della città.
C'è da dire che, date le dimensioni di Aosta, il suo attraversamento in lungo e in largo dovrebbe essere facilitato da una rete stradale più sicura e sostenibile, che promuova l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo e ecologico.
Le critiche rivolte dall'opposizione e dai commercianti sono infondate; infatti la nuova infrastruttura ciclabile migliorerà la qualità della vita cittadina, incentivando un modo più salutare e ecologico di spostarsi. Tuttavia, l'attenzione della Giunta non si deve esaurire con la semplice creazione della pista ciclabile: è necessario progettare anche una campagna di educazione di mobilità stradale che dovrebbe essere lanciata in primavera quando la ciclabile inzierà ad essere presa d'assalto.
La campagna dovrebbe mirare a educare i cittadini all'uso consapevole della nuova pista ciclabile, coinvolgendo ciclisti, pedoni e automobilisti. L'obiettivo dovrebbe essere quello di chiarire e rendere noti i diritti e i doveri di ognuno nell'utilizzo della pista ciclabile. Dovrebbe puntare, la campagna di comunicazione, a sensibilizzare sull'importanza di rispettare le regole stradali e le precedenze, garantendo una convivenza sicura e armoniosa tra i diversi utenti della pista ciclabile e delle strada che la fiancheggia.
Nonostante le polemiche e le critiche, l'amministrazione comunale si dovrebbe impegnare a perseguire il suo progetto di migliorare la mobilità all'interno della città e al tempo stesso mediare tra le esigenze di sostenibilità ambientale e quelle economiche.