La relazione ha evidenziato l'impegno del sindacato nella difesa e nell'innalzamento della sanità pubblica in Valle d'Aosta, promuovendo il benessere del personale sanitario attraverso il Welfare integrativo. Il congresso ha proposto la regionalizzazione del Contratto dei professionisti sanitari per adattarlo alle specifiche esigenze della regione e migliorare la gestione delle strutture sanitarie. I delegati hanno sottolineato la necessità di un'azione collaborativa tra organizzazioni sindacali per affrontare le sfide del settore sanitario regionale.
Nella sua relazione, Nigra ha posto l'accento sull'attività del SAVT-Santé negli ultimi anni per proteggere e valorizzare i servizi socio-assistenziali e la sanità pubblica regionali, mirando a consolidare il sistema di welfare socio-sanitario regionale. Ha affermato: "Il nostro obiettivo è garantire servizi adeguati ai cittadini più vulnerabili, con particolare attenzione alla solidarietà e all'assistenza."
Il SAVT-Santé promuove un modello organizzativo che combina il settore pubblico e privato, assicurando servizi uniformi per tutti i cittadini e ponendo l'individuo al centro dell'assistenza, considerandolo un investimento fondamentale per la comunità.
Inoltre, Nigra ha enfatizzato l'importanza del Welfare integrativo (BIEN ÊTRE) per il personale sanitario valdostano, come previsto dall'articolo 89 del CCNL, che include sussidi, supporto all'istruzione, attività culturali, assistenza in situazioni difficili e integrazioni alle polizze sanitarie. Ha aggiunto: "Questo sistema di BIEN ÊTRE rappresenta un passo significativo per il benessere dei lavoratori della sanità in Valle d'Aosta."
Il nuovo direttivo Savt Santé
Il Segretario ha poi sottolineato l'importanza di avviare un dialogo con ASL e Regione. "Il SAVT Santé ha da tempo sottolineato, specialmente attraverso gli interventi di Ilaria Fapperdue e Natale Dodaro, la necessità urgente di istituire un tavolo di discussione con ASL e Regione per sviluppare un progetto integrato di BIEN ÊTRE, essenziale per garantire condizioni lavorative ottimali per tutto il personale sanitario," ha affermato Nigra. Ha inoltre evidenziato la necessità di un dialogo più efficace tra le organizzazioni sindacali del settore sanitario valdostano per affrontare le sfide nel campo della salute pubblica e dell'azienda sanitaria regionale.
La relazione si è conclusa con l'analisi della regionalizzazione del contratto di lavoro regionale, sottolineando l'importanza di adattarlo alle specifiche esigenze del personale sanitario della Valle d'Aosta.
La conferma di Umberto Nigra come Segretario di categoria e di Ilaria Fapperdue e Natale Dodaro come vice segretari è stata ratificata durante il congresso. I membri eletti del Comitato Direttivo di Categoria includono Denise Alleyson, Annalisa Artiglia, Marco Azzaroli, Maria Grazia Buffetti, Franca Capomolla, Cristina Dainese, Ivan Druscovic, Orietta Gasparella, Gemma Ronc, Francesco Macrì, Chiara Nicotra, Mara Pieropan, Salvatore Presta, Romina Raso, Adriano Savioz, Dan Gabriel Sturzu e Paola Vallomy.
Nella mozione finale, i delegati hanno sottolineato l'importanza di un'azione unitaria e collaborativa tra le organizzazioni sindacali per affrontare le sfide del sistema sanitario regionale, con particolare attenzione alla formazione continua, alla stabilizzazione del personale precario e all'implementazione del benessere aziendale.
Un punto centrale della mozione è stato il tema della regionalizzazione del Contratto dei professionisti sanitari. I delegati hanno evidenziato che, considerando il potere legislativo regionale sulla regolamentazione del personale sanitario, come stabilito dall'articolo due dello Statuto, la Valle d'Aosta dovrebbe considerare l'adozione di un contratto di lavoro regionale specifico per il settore sanitario. Tale contratto regionale permetterebbe una maggiore adattabilità alle caratteristiche uniche della popolazione alpina e una migliore gestione delle strutture ospedaliere e territoriali.
I delegati hanno proposto al Governo Valdostano l'avvio di un tavolo di lavoro per esaminare la fattibilità e i benefici di tale regionalizzazione, in linea con lo Statuto di Autonomia della Valle d'Aosta.