Con la legge di Bilancio per il 2023 il governo Meloni non ha rifinanziato il fondo che aiuta a pagare le spese per l’affitto previsto da una legge del 1998. Il governo Meloni fa così saltare il Fondo nazionale affitti: «La Destra sta facendo la guerra ai poveri». Istituito nel 2016, costava 250 milioni di euro l’anno e serviva per tutelare migliaia di famiglie a rischio sfratto. Un’altra misura a danno dei più deboli, in attesa dell’annunciato taglio al reddito di cittadinanza.
"Con questa iniziativa il Pd rimette al centro dell'attenzione la questione abitativa, un tema cruciale nelle politiche sociali, che ha a che fare con i drammatici dati sulla povertà": così Matteo Ricci, primo cittadino di Pesaro, coordinatore dei sindaci Pd, presidente ALI-Autonomie Locali Italiane, intervenendo all'evento Pd dedicato al nuovo piano nazionale per il diritto alla casa proposto dai democratici. "Dati che ci suggeriscono la necessità di ripristinare il fondo per gli affitti e bene ha fatto il Pd l'obiettivo del miliardo, puntando ad aiutare almeno 350mila famiglie a rimanere sopra la soglia di povertà", ha proseguito Ricci. "Oltre al taglio del fondo per gli affitti, sono stati tagliati 250milioni al comparto degli enti locali. Pensavamo di aver lasciato alle spalle la stagione dei tagli agli enti locali", ha spiegato Ricci. Tagli naccettabili che, continua Ricci, "hanno ripercussioni sulla tenuta sociale, perché le famiglie in difficoltà si rivolgono proprio ai servizi sociali degli enti locali, i quali si trovano a poter disporre di fondi ridotti". Infine, "finanziando i PINQuA (Programma Innovativo Nazionale sulla Qualità dell'Abitare) già approvati, scalando la graduatoria, attraverso il PNRR, si darebbe una risposta ai problemi abitativi di tante famiglie", ha sottolineato Ricci. "Una situazione, dunque, che dimostra ancora una volta l'incapacità del Governo di dare coerenza alle politiche messe in campo, a fronte della quale prendiamo l'impegno di batterci", conclude Ricci.