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ATTUALITÀ POLITICA | 21 settembre 2023, 11:02

Timido mezzo mandato

COMUNICAZIONE POLITICA AUTOGESTITA VDA APERTA

Timido mezzo mandato

Ieri la Giunta comunale di Aosta ha presentato la propria relazione di metà mandato. Un documento con una bella grafica, che mostra diversi obbiettivi raggiunti o in fase di risoluzione, ma privo di un'analisi di contesto e di una seria critica costruttiva rispetto alle molte criticità che sta affrontando e deve affrontare la Città di Aosta e al ruolo, spesso di secondo piano, ancillare, che questa Giunta comunale ha ricoperto nei confronti delle politiche regionali che coinvolgono il proprio territorio.

Valle d'Aosta Aperta analizzando questa relazione ha evidenziato ben più di un punto critico:

- nemmeno una parola viene dedicata alla più importante ed "attesa" opera che coinvolgerà Aosta, ossia l'ampliamento dell'ospedale Parini. Un ospedale-megalitico rattoppato che porterà con sé enormi disagi per i cittadini di Aosta, con la chiusura a breve di Viale Ginevra, Via Saint-Martin-de-Corléans e Via Chaligne, nuovi scavi propedeutici, a fini archeologici, tagli di alberi, (ancora), modifiche dell'illuminazione pubblica, trasferimento ad libitum delle camere mortuarie e problemi di traffico e parcheggi. La porta Nord, visto che alla Giunta piacciono tanto gli accessi dei punti cardinali, è abbandonata a un tragico destino;

- la dichiarazione "una città nella quale welfare sociale, abitativo e politiche di inclusione lavorativa tendono ad essere sempre più complementari e integrate fra loro, per permettere a tutte le persone di vivere la loro migliore vita possibile in un luogo unico al Mondo", per quanto coinvolgente non trova riscontri nella realtà cittadina; ogni giorno, infatti, ci confrontiamo con persone reali che evidenziano grandissime criticità rispetto al servizio di assistenza domiciliare, che ricevono lettere di notifica per sgomberi forzosi, che lamentano problemi sull'edilizia residenziale pubblica, che, se in situazione di difficoltà, pagano rette più elevate per il convitto regionale Federico Chabod e che lamentano la totale assenza di spazi di aggregazione;

- come già evidenziato, nessuna posizione chiara rispetto a opere decise dalla Regione che interessano servizi essenziali per la popolazione come le opere di natura sanitaria (JB Festaz trasformato in ospedale di comunità, ospedale integrato con una nuova area megalitica, centro polivalente Brocherel destinato a progetti pubblici-privati e Beauregard ancora in esercizio) o di edilizia scolastica (palestre delocalizzate, consumo di suolo per edifici nati già sottodimensionati o continue strutture provvisorie diventate sempre più definitive..);

- mentre da un lato si evidenzia una sacrosanta attenzione alla limitazione del consumo di suolo in armonia con le altre pianificazione di settore dall’altro viene consentita la costruzione di un condominio "vista mare" con tetto piano sull'Arco d'Augusto, simbolo della Città e anche di una sede imponente per guide alpine e maestri di sci vicino alla torre piezometrica. Si parla di mobilità sostenibile e poi vengono acquistati bus a idrogeno anziché elettrici e mentre si insiste sull’importanza del verde, si evidenzia l’incremento dei finanziamenti per l’asfalto;

-     infine si definisce come iniziativa strategica il collegamento Aosta-Cogne non spendendo una parola sulla devastazione ambientale in atto al Couis dove si assisterà plaudenti allo sbancamento di una cresta e alla colata di cemento di un mega ristorante da Guerre stellari, quando il principale problema è il collegamento di Aosta con il resto del territorio regionale, nazionale e internazionale.

Tra i punti di forza del lavoro della Giunta, a detta del Sindaco, c’è il dialogo, costituto da migliaia di incontri anche personali con i cittadini, però non vi è traccia nella presentazione del lavoro dei Consiglieri comunali, neppure citati, o coinvolti direttamente tramite la Presidenza del Consiglio, né del raccordo con le forze politiche. Una Giunta chiusa nella torre d’avorio.

Altre criticità si evidenziano rispetto alle non scelte sul mercato coperto o su altre opere pubbliche, all'abbandono di turismo e commercio, alla poca attenzione verso il Consiglio comunale e i consiglieri. Pur notando gli sforzi non possiamo non sottolineare come, in perfetta continuità con le giunte precedenti, Piazza Deffeyes dispone, Piazza Chanoux esegue manifestando una subalternità e sudditanza politico-culturale all’autonomismo di destra. Peccato.

Le componenti di VdA Aperta

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