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ATTUALITÀ POLITICA | 30 maggio 2025, 11:05

Aosta capitale europea del plurilinguismo per tre giorni

Dal 30 maggio al 1° giugno 2025, la EFAy-JV Summer School accende il dibattito sulle lingue, l’identità e il futuro culturale dell’Europa

Aosta capitale europea del plurilinguismo per tre giorni

Cosa significa davvero parlare più di una lingua? Quali sono le implicazioni cognitive, sociali, politiche ed economiche della diversità linguistica nel mondo contemporaneo? E soprattutto: come possiamo costruire un’Europa che non solo protegga, ma valorizzi attivamente le sue lingue e le comunità che le parlano?

A queste e molte altre domande cercherà di rispondere la EFAy-JV Summer School 2025, che dal 30 maggio al 1° giugno trasformerà la città di Aosta in un crocevia intellettuale d’eccezione, dove studiosi, attivisti, politici e giovani europei si confronteranno sul tema del plurilinguismo come leva di coesione sociale, diritto culturale e strumento educativo.

Promossa dalla European Free Alliance Youth (EFAy) e dalla Jeunesse Valdôtaine, con il supporto della European Free Alliance (EFA) e dell’Union Valdôtaine, la Summer School si concentrerà su due grandi assi tematici: il plurilinguismo nei sistemi educativi e la centralità delle lingue minoritarie nei contesti locali e nelle politiche europee.

La Summer School si aprirà venerdì 30 maggio con un’accoglienza istituzionale e una visita al Palazzo Regionale. Alle 9:00 di sabato si aprirà il momento centrale della Summer School con il seminario “To Speak is to Exist. Plurilingualism in Europe: benefits and lessons for policy”. Un titolo che è già una dichiarazione di intenti: parlare una lingua non è solo un fatto tecnico, è un atto di identità, resistenza e appartenenza.

Sul palco si alterneranno figure di riferimento a livello europeo: Antonella Sorace, linguista dell’Università di Edimburgo e fondatrice del centro Bilingualism Matters; Gabriella Vernetto, docente all’Università della Valle d’Aosta e tra le maggiori esperte di didattica plurilingue; Heledd Fychan, parlamentare gallese impegnata nella promozione della lingua gallese nel sistema educativo; e Harald Turkstra, ricercatore sulle politiche linguistiche in Frisia, Galles e Paesi Bassi. Il panel analizzerà le potenzialità educative, cognitive e sociali del plurilinguismo, con un focus sulle scuole, le politiche linguistiche e le esperienze delle regioni bilingui.

A seguire, il secondo seminario approfondirà il ruolo delle minoranze linguistiche nella costruzione della coesione sociale e nella trasmissione culturale. Tra i relatori: Marisa Cavalli, esperta in politiche linguistiche; Natalia Bichurina, linguista ricercatrice e professoressa associata all’Université Sorbonne Nouvelle, specializzata in francoprovenzale; e Davyth Hicks, Segretario Generale dell’European Language Equality Network (ELEN). Saranno presentati esempi concreti di resilienza linguistica, strumenti giuridici europei e il valore simbolico ed economico delle lingue minoritarie.

Nel pomeriggio, una tavola rotonda darà voce a realtà militanti e istituzionali che ogni giorno difendono e promuovono le lingue minoritarie in Italia e in Europa. Saranno presenti, tra gli altri, ELEN, Trinacria, l’Institut de la Langue Savoyarde, DeVulgare e Fabien Lucianaz con la sua esperienza in Valle d’Aosta.

La giornata conclusiva, domenica 1° giugno, sarà dedicata alla stesura di un documento finale collettivo: una carta d’intenti, proposta dai giovani partecipanti, che ambisce a diventare strumento di pressione politica e culturale nei dibattiti europei sulla tutela linguistica.

Una scuola, sì. Ma anche un manifesto. Un laboratorio di idee. Un esercizio di cittadinanza attiva.

La Summer School si propone in un territorio che da sempre è laboratorio di coesistenza linguistica e culturale. L’obiettivo è costruire una rete di giovani consapevoli del valore delle diversità linguistiche e pronti a difenderle come parte integrante dei diritti umani e della cittadinanza europea.

La EFAy-JV Summer School sarà una chiamata all’azione, un appello a ripensare l’Europa non solo come spazio economico e politico, ma come mosaico linguistico e umano.

Sabato 31 maggio, alle ore 9:00, presso la sala dell’Hotel Duca d’Aosta di Aosta, si terrà l’unica sessione aperta al pubblico con ingresso libero.

Un invito rivolto a chi vive tra più lingue, a chi ne ha dimenticata una, e a chi sogna di salvarne cento.

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