La povertà educativa si manifesta in diversi modi, dall'abbandono degli studi al fenomeno dei Neet (giovani che non studiano, non lavorano e non sono in formazione), mettendo in luce le disuguaglianze territoriali e di genere.
Impoverimento culturale: Molti bambini in Italia non hanno accesso a esperienze culturali come visitare mostre, andare al cinema o leggere libri. Questo impoverimento culturale è in aumento e si correla con il peggioramento delle condizioni economiche e sociali delle famiglie. Questo può influenzare negativamente il loro sviluppo cognitivo e il loro futuro.
Abbandono scolastico: Un numero significativo di giovani abbandona la scuola in modo precoce, mentre altri non raggiungono le competenze di base al termine del loro percorso di studi. Questo comporta un ciclo di povertà educativa che può essere trasmesso di generazione in generazione.
Neet: L'Italia ha una delle più alte percentuali di giovani Neet in Europa, con il 23,1% dei giovani tra i 15 e i 29 anni che sono fuori da qualsiasi percorso di lavoro, istruzione o formazione. Questo fenomeno è più diffuso tra le ragazze e nel Mezzogiorno del Paese.
Crisi dovuta al Covid: La pandemia ha peggiorato ulteriormente la situazione, aumentando la dispersione scolastica e riducendo le competenze di base tra gli studenti. Questo rende più probabile l'abbandono degli studi e l'entrata nel limbo dei Neet.
Disuguaglianze territoriali: Le disuguaglianze si manifestano in modo significativo tra le diverse regioni italiane, con alcune aree, come il Sud e le isole, che sono particolarmente colpite dalla povertà educativa e dall'abbandono scolastico.
Fattori di rischio: Diversi fattori di rischio contribuiscono a far finire i giovani tra i Neet, tra cui il basso rendimento scolastico, le famiglie a basso reddito, la disoccupazione dei genitori e la disabilità.
Appello per l'istruzione per tutti: Le associazioni, come il Moige, chiedono un impegno prioritario per contrastare la dispersione scolastica. L'istruzione dovrebbe essere accessibile a tutti, ma diventa sempre più costosa, il che mette a rischio molti giovani. È necessaria una collaborazione tra scuola e famiglia per affrontare questo problema.
In sintesi, la povertà educativa in Italia rappresenta una sfida significativa che sta influenzando negativamente il futuro dei giovani, minando il loro accesso all'istruzione e alle opportunità. Affrontare questo problema richiederà sforzi congiunti da parte del governo, delle scuole e delle famiglie per garantire un'istruzione di qualità e accessibile per tutti i giovani.