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ATTUALITÀ POLITICA | 01 settembre 2023, 12:22

PER CHI SUONA LA CAMPANELLA

COMUNICAZIONE POLITICA AUTOGESTITA VDA APERTA - “Siamo alle solite”. Se poi cerchiamo di capire quale progetto culturale ci sia dietro la scuola valdostana e italiana, il panorama è desolante

PER CHI SUONA LA CAMPANELLA

iL 1° settembre, come sempre, inizia l’anno scolastico, con le attività collegiali dei docenti e gli esami pergli alunni “sospesi nel giudizio”, e anche quest’anno la scuola valdostana si dimostra impreparata: le segreterie scolastiche e gli uffici della Sovraintendenza agli Studi, carenti di personale, non hanno ancora nominato molti docenti; i dirigenti scolastici cercano di interpretare, in un “gioco delle parti” vagamente pirandelliano, il loro ruolo di dirigenti e reggenti su più scuole, diverse per ordine e problemi; i docenti sono, in molti casi, ancora all’oscuro delle classi in cui insegneranno, cosicché i primi giorni di settembre saranno occupati da attività collegiali e di programmazione non proficue, perché svolte da consigli diclasse a “ranghi ridotti” e da integrare a lezioni avviate, stessa sorte per gli educatori di sostegno che, non conoscendo i casi affidatigli, non potranno programmare con serietà, molti bidelli ed accudenti sono ancora da assumere, quando invece tutto dovrebbe essere già organizzato e le attività didattiche funzionare a pieno ritmo.

Insomma potremmo dire “Siamo alle solite”. Se poi cerchiamo di capire quale progetto culturale ci sia dietro la scuola valdostana e italiana, il panorama è desolante.

Le uniche novità sono il massiccioinvestimento dei fondi del PNRR per l’acquisto, compulsivo e obbligato, di strumenti tecnologici, incontrasto con proposte pedagogico-didattiche non supportate da un adeguato processo formativo delcorpo docente e l’introduzione di docenti Orientatori e Tutor - che dovranno aiutare gli studenti nellascelta dei percorsi di apprendimento più adeguati per la scelta della loro professione - in un’ottica, calatadall’alto e man mano sempre più dominante, che vorrebbe precocemente subordinare la formazione deigiovani alle esigenze del mondo del lavoro e non a una formazione culturale e personale.

Questa mancanza di attenzione e di investimenti per la scuola ben si concilia con la non tanto celata volontà diformare non dei cittadini liberi e pensanti, ma dei lavoratori sfruttati e ignoranti del loro diritti.

VdA Aperta

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