È meraviglioso vedere come il borgo di Saint-Rhémy-en-Bosses si stia preparando per un'emozionante esperienza enogastronomica durante il "Percorso in Rosso".
Dopo una pausa, dovuta anche alla pandemia, ritorna a Saint-Rhémy-en-Bosses, nell'alta valle del Gran San Bernardo, torna la rassegna il Percorso in Rosso e come da tradizione a fare gli onori di casa è il Vallée d'Aoste Jambon de Bosses D.O.P. (una delle quattro D.O.P. valdostane), un prosciutto crudo dalla forma compatta, colore rosso scuro e sapore aromatico, prodotto da sempre con la stessa inconfondibile tecnica, recuperata nel rigoroso rispetto della tradizione dalla cooperativa Tybias Baucii. Il marchio D.O.P. ne certifica l'origine e garantisce, attraverso una serie di controlli costanti, la qualità di tutta la produzione.
Lungo le vie della frazione S. Leonard di Saint-Rhémy-en-Bosses, i visitatori vengono guidati di colore rosso in colore rosso ad assaporare le specialità enogastronomiche presentate dalle Associazioni dei produttori locali: dalla mocetta al Vallée d'Aoste Lard d'Arnad D.O.P., dal miele di rododendro dalle venature rosate alle carni bovine di razza valdostana, dal boudin alle saouseusse.
A rendere uniche tali specialità sono le antiche tradizioni e le lavorazioni artigianali secondo le quali vengono realizzate, segreti tramandati di generazione in generazione e gelosamente custoditi dai piccoli produttori locali. Per i cultori del buon bere, non manca un'attenta selezione di vini pregiati ricavati da vitigni autoctoni, presentati dall'Associazione dei Viticulteurs Encaveurs, mentre tutti i curiosi potranno dissetarsi degustando l'originale acqua rossa della fonte ferruginosa di Citrin ed inoltre una dolce novità ovviamente anch'essa rigorosamente rossa, introdotta per allietare i palati dei più golosi.
Inoltre giochi, intrattenimento, l'area relax e un'area tutta dedicata al divertimento dei più piccoli. "Percorso in Rosso" è anche l'occasione per conoscere antichi luoghi e mestieri ormai desueti, trasformando per un giorno il piccolo borgo di Saint-Rhémy-en-Bosses in un museo delle tradizioni a cielo aperto.
Per l'occasione, vengono aperti e resi visitabili antichi granai privati (normalmente non accessibili) e, con il restauro e messa in funzione dell'antico forno di S. Leonard, si panifica a ciclo continuo con cottura di pane nero nella brace di legna.
Importante è anche l'attenzione che gli organizzatori riservano per l'ambiente: tutto il materiale informativo disponibile è stampato su carta certificata FSC (Forest Stewardship Council), a dimostrazione della grande attenzione e del rispetto della Regione Valle d'Aosta verso la natura e le sue risorse.
“Percorso in rosso doveva ripartire, ce lo chiedevano tutti” dice Corrado Jordan, il Consigliere regionale che figura tra i promotori della ricostituzione della Pro Loco.
E' cosi che la Proloco di Saint Rhemy en Bosses si è riorganizzata per riproporre alla sua comunità eventi e attività tra cui l'evento clou di domenica 13 agosto.
Un gruppo di volenterosi che si è rimesso in gioco, perché legato al proprio paese, alle proprie tradizioni, alla cultura ma soprattutto desideroso di contribuire all'accoglienza turistica e alla promozione del Jambon de Bosses e del suo comune. Un entusiasmo che sembra per il momento essere condiviso da molti cittadini che vogliono aiutare la proloco e che si stanno impegnando in questi giorni per l'organizzazione di Percorso in rosso.
Il direttivo della proloco di Saint Rhemy en Bosses, formato da Maddalena Chenal, Luana Brunetti, Silvana Margueret, Patrizia Bongiovanni, Delia Avoyer, Giorgio Savoye, Corrado Jordan e Marco Marguerettaz, si è preso l'impegno di rilanciare le attività che nel passato erano state avviate con ottimi risultati e lavorare perché nuove e giovani forze si avvicinino
Purtroppo, ed è una considerazione che coinvolge molti comuni, è evidente la fatica a trovare del tempo per la collettività, troppi gli impegni, troppe le responsabilità, e quindi è sempre più difficile far funzionare bene le proloco.