L’importanza di sostenere e promuovere gli operatori che si trovano a gestire situazioni complesse e che operano in contesti di fragilità, disagio e sofferenza e che possono influire sul benessere personale dei lavoratori che operano nell’ambito dei servizi sociali e socio-assistenziali è stata ribadita oggi dall’assessore alla sanità, Carlo Marzo, che ha illustrato il provvedimento della Giunta con la quale ha sbloccato oltre 320mila euro per la loro formazione.
“E’ importante – ha evidenziato Carlo Marzi - sostenere e promuovere gli operatori che si trovano a gestire situazioni complesse e che operano in contesti di fragilità, disagio e sofferenza e che possono influire sul benessere personale dei lavoratori. In questo ambito, proporre una formazione mirata contribuisce a supportare gli operatori dei servizi sociali e socio-assistenziali nel rafforzare l’identità professionale e il rapporto con l’ambiente lavorativo”.
Le varie proposte formative sono orientate ad accrescere le conoscenze relative ai cambiamenti sociali e al ruolo delle professioni, aggiornando competenze e conoscenze specifiche, con un conseguente miglioramento delle prassi e delle procedure.
Oltre a fruire della formazione continua di tipo tecnico, una attività di supervisione professionale concorre, come strumento di supporto, alla globalità dell’intervento professionale sociale.
“Il Piano – prosegue Marzi - fornisce indicazioni in merito alle competenze professionali da implementare da parte degli operatori che operano nell’ambito della prevenzione alla violenza di genere, della cura e assistenza delle persone con disabilità, dei servizi socio-educativi a favore della prima infanzia e della mediazione culturale. Inoltre, per la prima volta, grazie anche ai finanziamenti del PNRR, garantisce a favore degli assistenti sociali un percorso formativo strutturato ed articolato di durata triennale.
I percorsi di formazione specifici sono rivolti a:
- educatori e operatori socio-sanitari che lavorano nei CEA;
- mediatori interculturali, tate familiari e assistenti personali iscritti negli elenchi regionali;
- figure professionali che a vario titolo si trovano a operare in prima linea sulla tematica della
violenza di genere;
- assistenti sociali operanti nell’ambito dei servizi socio-sanitari di Regione, Azienda Usl e Comune di Aosta;
- psicologi, educatori professionali, operatori sanitari della riabilitazione, neuropsichiatra infantile, medici di medicina generale e medici specialisti e altre figure professionali sul territorio che sul territorio collaborano nei progetti di presa in carico di famiglie con minori.
Le varie iniziative previste nel triennio 2023-2025 potranno svilupparsi sotto forma di convegni, seminari, corsi, formazione sul campo, incontri informativi, sia in presenza che a distanza, sia a livello individuale che di équipe.
“Il Piano, per la prima volta, grazie anche ai finanziamenti del PNRR – ha concluso l’assessore - garantisce a favore degli assistenti sociali un percorso formativo strutturato ed articolato di durata triennale”.