Un pullman con più di 50 lavoratori da Como per partecipare alla mobilitazione nazionale dei lavoratori dell’edilizia prevista per oggi, sabato 1 aprile 2023, organizzata da Fillea CGIL e da Feneal Uil a Torino.
Da Torino, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari la protesta “per ridurre i danni che deriverebbero dall’applicazione del decreto 11/2023 così come concepito, con il blocco della cessione dei crediti per i bonus edili a discapito dei i redditi più bassi. Ma anche e soprattutto contro le nuove norme del Codice degli appalti, che riducono gli obblighi di applicazione dei contratti collettivi nazionali edili e introducono la liberalizzazione dei subappalti a cascata con conseguenze pesanti su occupazione, sicurezza dei lavoratori, qualità del lavoro e sostenibilità”.
In Valle sono circa 450 le imprese edili, più di 3500 gli operai e 200 gli impiegati”.
Per Fillea e FenealUil, il governo sta sbagliando, insomma, ma un’altra strada è possibile: “Mantenere la cessione dei crediti per le famiglie con Isee fino a 30mila euro, i condomini di periferia, le case popolari; attuando politiche industriali stabili e strutturali per la rigenerazione delle città.” E per “la riduzione degli sprechi energetici e l’inquinamento, garantendo qualità del lavoro e delle imprese, rispetto del Contratto nazionale edile e vietando il subappalto all’infinito”.