La riapertura slitterà, per l'ennesima volta, al 10 novembre perché "come sempre succede, interverranno altri enti indipendenti: vigili del fuoco, Usl, varie commissioni. Contiamo in una rapida e attenta valutazione, in tempi congrui e rapidi per lo studio della situazione, in modo da ottenere l'emissione di questi certificati per l'apertura dell'area". Lo dice Jean-Pierre Guichardaz, assessore ai Beni e alle Attività culturali della Regione Valle d'Aosta, cercando di prevenire le polemiche per il quarto rinvio della riapertura del polo museale. Chiusa da marzo 2022, l'area megalitica avrebbe dovuto riaprire alla fine della scorsa estate. "L'area non è stata aperta perché abbiamo voluto evitare la convivenza tra aree di cantiere e parte museale" sostiene Guichardaz.
La data limite è il 10 novembre, vigilia della festa patronale di Saint-Martin. "Qualora la certificazione antincendio e il collaudo dovessero arrivare prima, non si esclude che si possano organizzare delle visite al cantiere" aggiunge l'assessore. Lo fa durante una conferenza stampa, questa mattina al Palazzo regionale, per fare il punto sui numerosi cantieri per il restauro di aree archeologiche, palazzi e castelli in Valle. Per Guichardaz, "l'area megalitica ha faticato a decollare. I lavori che si stanno facendo all'interno servono per migliorarne la fruizione. L'area è molto bella, ma e non la si promuove, non si crea un'aspettativa, rimane un'area bellissima ma l'interesse resta limitato a pochi interessati".
La sovrintendente ai Beni e alle Attività culturali, Cristina De la Pierre, aggiunge: "È un progetto molto importante che darà la possibilità a questo sito di essere visitato ed esplorato in tutti gli aspetti che rappresenta. È in corso di realizzazione la nuova biglietteria, con una passerella che darà la possibilità, attraverso degli scorci, di intuire che si sta entrando in un sito importante, suggestivo, emozionante".
Oltre alla nuova biglietteria sul lato est, alla rampa del tempo, grande cura è stata dedicata alla nuova sala delle stele, che riproporrà il loro allineamento nell'area archeologica. Sono previste anche sale dedicate all'epoca romana dell'area, una zona di ristoro e relax, una sala civica destinata ad accogliere conferenze ed eventi. Il secondo lotto, che costerà 7,66 milioni di euro, è stato progettato nel 2016, aggiudicato nel 2019 e ha previsto anche l'intervento di restauro delle stele.