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Consiglio Valle Comuni | 15 febbraio 2023, 14:00

Pierluigi Marquis si schiera con i favorevoli al raddoppio traforo Monte Bianco

Crediamo nello sviluppo, nella creazione di benessere diffuso e combattiamo la decrescita. ad esclusione dei trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo, "tutti i tunnel alpini o sono stati raddoppiati o sono in fase di raddoppio al fine di migliorarne la sicurezza"

Luigi Marquis

Luigi Marquis

"Sosteniamo e sosterremo con determinazione la proposta del raddoppio del tunnel" del Monte Bianco, "sia a livello locale che a livello nazionale, giacché la nostra prima preoccupazione è quella di evitare la marginalizzazione della Valle d'Aosta nei prossimi decenni". A scriverlo in un posto su Facebook, ripreso dall'Agenzia Dire, è il capogruppo in Consiglio Valle di Forza Italia Pierluigi Marquis. Che spiega: "Il 30 novembre, nell'ambito della discussione del Documento di economia e finanza regionale, abbiamo presentato come gruppo di Forza Italia un ordine del giorno sul raddoppio del Monte Bianco che ha innescato, nella giornata successiva, la presentazione di un altro odg sullo stesso tema, leggermente più sfumato ma di pari significato, sottoscritto e approvato da tutte le forze consiliari al netto di Pcp".

Per Marquis, "se non avessimo presentato l'iniziativa il Consiglio regionale non si sarebbe ancora pronunciato su questo argomento, nonostante sia ritornato di grande attualità da quando la società di gestione ha annunciato la chiusura del tunnel per alcuni mesi all'anno nei prossimi 18 anni per realizzare importanti interventi di ristrutturazione a distanza dopo 60 anni dalla sua costruzione". Il capogruppo di Fi ricorda che "in Valle d'Aosta, dagli anni 80 del secolo corso, per ogni proposta di interventi infrastrutturali spunta puntualmente un'opposizione ambientalista". E aggiunge: "Ricordo le battaglie oppositive alla realizzazione dell'autostrada Aosta-Monte Bianco che hanno avuto come risultato la creazione di gravi ritardi nella costruzione dell'opera con un sensibile incremento dei costi sostenuti dalla collettività. Alla fine, comunque l'autostrada c'è, evviva!".

Se "malauguratamente così non fosse i tir transiterebbero ancora in mezzo alla città di Aosta e attraverserebbero i paesi dell'alta valle producendo inquinamento, congestione del traffico e pericolose interferenze con la mobilità locale e pedonale". Per Marquis, "oggi ci risiamo: chi non vede di buon grado il raddoppio del tunnel -che avrebbe la precipua finalità di separare il traffico di andata e ritorno Italia-Francia per assicurare la continuità del servizio, il miglioramento delle condizioni di sicurezza e la sostenibilità ambientale grazie ad una migliore scorrevolezza- sostiene che l'intervento accrescerebbe a dismisura i transiti sotto il Monte Bianco". Il traffico extra-regionale "dipende da logiche slegate alle dinamiche locali. Nello specifico la domanda di mobilità lungo la direttrice Italia-Francia, tra le Alpi, è divisa tra il Frejus e il Monte Bianco e ammonta globalmente a circa 3 milioni di transiti di veicoli annui che non hanno correlazione diretta con il numero di canne disponibili nei due trafori", si legge nel post.

"Noi riteniamo- precisa Marquis- che Il traffico vada gestito in modo sostenibile e non debba essere contingentato, che le strade debbano essere adeguate alle esigenze della mobilità e non che la domanda di mobilità vada adeguata alla capacità delle strade. Crediamo nello sviluppo, nella creazione di benessere diffuso e combattiamo la decrescita". E conclude sottolineando che, ad esclusione dei trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo, "tutti i tunnel alpini o sono stati raddoppiati o sono in fase di raddoppio al fine di migliorarne la sicurezza e per consentire una gestione che ne consenta la manutenibilità nel tempo senza dovere creare interruzioni di servizio".

 

redac

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