Allerta Popolo Valdostano! La politica valdostana ha scoperto il grammelot e lo parla. Non si capisce nulla, ma soprattutto non si sa se parla il grammelot per non farsi capire o non la capiamo perché recita in grammelot. Fatto sta che continua a farci prendere per il naso e le sue fila, quelle della politica, si stanno ingrossando di cialtroni che si prendono gioco dei valdostani.
Oggi è programmata una riunione delle commissioni politiche dell’Uv e della destra unita anche se ancora non è scontata la presenta di Fratelli d’Italia.
E’ l’ennesimo incontro segna l’ennesimo passo indietro dell’Uv imbarazzata tra il perseguire la creazione di un forte movimento autonomista o abbandonare i colori rossoneri per avvolgersi nelle bandiere della destra e del suo populismo.
La questione non è da poco. Si tratta di ripudiare oltre 70 anni di storia o ridare dignità all’Autonomia e valorizzare lo Statuto Speciale.
Nonostante tutto i Valdostani possono considerarsi fortunati visto che la Giunta regionale, malgrado la maggioranza dalle porte girevoli e dai numeri che variano a seconda dei casi dal 18 al 17, decide, governa e affronta con determinazione le questioni legati alla crisi causata dalla pandemia.
Bonus, finanziamenti, mutui sono i capisaldi di una giunta regionale impegnata a far ripartire la Valle d’Aosta. Ma quello che manca è la politica del grammelot. Ognuno parla come vuole, ognuno capisce quel che vuole e i valdostani vivono nell’incertezza e si sentono traditi. Si sentono come Pinocchio con il gatto e la volpe.
Nessuno dice una paralo chiara su cosa vogliono fare. Ma l’Uv esiste ancora come movimento o nel labaro del leone rampante il nero sta invadendo rapidamente il rosso? Tutto questo mentre a livello nazionale, l’ascesa al potere di Giorgia Meloni, come scrive Mario Lavia su Linkiesta, “si pone in modo nuovo il problema storico-politico del Movimento sociale italiano, il ‘nonno’ di Fratelli d’Italia. Il legame ideal-affettivo ostentato da Isabella Rauti, figlia di Pino Rauti, che fu tra i fondatori del Msi, poi segretario nonché figura molto discussa per i suoi rapporti con la destra eversiva, ci poteva essere tranquillamente risparmiato, peraltro in coerenza con il distacco, sino all’oblio, esibito da Meloni che evidentemente non ha alcun interesse ad accostare il suo nome agli eredi diretti del fascismo storico”.
Nell’Uv è guerra senza quartiere, un continuo azzannarsi. Chi vuole l’alleanza con la destra affonda le zanne nella carne molle degli unionisti per scaricare il Pd e affondare Pour l’Autonomie.
E intanto in Valle infuria il populismo con il l’avvocato di Italia al Centro VdA vorrebbe che chi i valdostani che non hanno pagato il bolle auto nel 2020 vengano esentati dal farlo. Dunque gli onesti, quelli che hanno rinunciato al cellulare, al cinema, vacanze, cene e pizze per pagare le imposte si sentono così presi in giro da chi pretende di non pagare il bollo delle due tre quattro auto che possiede. E’ giusto che chi non è in regola con le tasse venga escluso dal Bonus Sociale. Comodo non pagare le tasse e pretendere di avere i bonus.
E pantalone paga mentre la politica parla il grammelot.