AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA
Lunedì 14 novembre
Priorato di Saint-Pierre - mattino
partecipazione all'incontro di formazione del clero
Curia vescovile - ore 15.00
riunione per la Casa della carità
Vescovado - ore 17.00
Udienze
Martedì 15 novembre
Roma - ore 10.00-16.00
Riunione del Consiglio affari giuridici della CEI
Mercoledì 16 novembre
Roma - ore 9.30-16.00
Riunione del Consiglio episcopale permanente della CEI
Giovedì 17 novembre
Vescovado - mattino
Udienze
Venerdì 18 novembre
Aosta, piazza Cavalieri di Vittorio Veneto - ore 10.00
Benedizione del mercato coperto "Campagna Amica" promosso da Coldiretti
Vescovado - pomeriggio
Udienze
Sabato 19 novembre
Seminario - ore 9.00-13.00
Riunione del Collegio dei Consultori
Chiesa parrocchiale di Antagnod - ore 17.00
S. Messa per l'ingresso del nuovo parroco
Domenica 20 novembre
Chiesa parrocchiale di Maria Immacolata - ore 10.30
S. Cresime
Cattedrale ore 18.30
S. Messa con le cantorie della Diocesi per la Festa di S. Cecilia
Lunedì 21 - venerdì 22 novembre
Spotorno
Esercizi spirituali della Conferenza episcopale piemontese
Sabato 26 novembre
Chiesa parrocchiale di Saint Martin - ore 21.00
Partecipazione al concerto di Santa Cecilia della Banda municipale di Aosta
Domenica 27 novembre
Cattedrale - ore 10.30
S. Cresime degli adulti
Lunedì 28 novembre
Priorato di Saint-Pierre - mattino
Ritiro del clero
Biblioteca diocesana - ore 15.00
Riunione del gruppo di lavoro "San Bernardo 2023"
Martedì 29 novembre
Vescovado - mattino
Udienze
Asilo Mgr Jourdain - ire 18.30
Consiglio di Amministrazione
Mercoledì 30 novembre
Casa di Riposo J.B. Festaz - mattino
S. Messa e visita agli ospiti
Vescovado - pomeriggio
Udienze
LE MESSAGER RICORDA saint Josaphat sainte Sidonie
La Chiesa celebra San Giosafat Kuncewycz Vescovo e martire
Nasce a Wolodymyr in Volynia (Ucraina) nel 1580 e viene ricordato come il simbolo di una Russia ferita dalle lotte tra ortodossi e uniati. La diocesi di Polock si trovava in Rutenia, regione che dalla Russia era passata in parte sotto il dominio del Re di Polonia, Sigismondo III. La fede dei Polacchi era quella cattolica romana; in Rutenia invece, come nel resto della Russia, i fedeli aderivano alla Chiesa greco-ortodossa. Si tentò allora un'unione della Chiesa greca con quella latina. Si mantennero cioè i riti e i sacerdoti ortodossi, ma si ristabilì la comunione con Roma. Questa Chiesa, detta «uniate», incontrò l'approvazione del Re di Polonia e del Papa Clemente VIII. Gli ortodossi, però, accusavano di tradimento gli uniati, che non erano ben accetti nemmeno dai cattolici di rito latino. Giovanni Kuncevitz, che prese il nome di Giosafat, fu il grande difensore della Chiesa uniate. A vent'anni era entrato tra i monaci basiliani. Monaco, priore, abate e finalmente arcivescovo di Polock, intraprese una riforma dei costumi monastici della regione rutena, migliorando così la Chiesa uniate. Ma a causa del suo operato nel 1623 un gruppo di ortodossi lo assalì e lo uccise a colpi di spada e di moschetto.
Il sole sorge alle ore 7,24 e tramonta alle ore 16,52.
“La guerra non devasta solo il presente, ma anche l’avvenire di una società. Ho letto che dall’inizio dell’aggressione all’Ucraina un bambino su due è stato sfollato dal Paese. Questo vuol dire distruggere il futuro, provocare traumi drammatici nei più piccoli e innocenti tra di noi. Ecco la bestialità della guerra, atto barbaro e sacrilego! La guerra non può essere qualcosa di inevitabile: non dobbiamo abituarci alla guerra! Dobbiamo invece convertire lo sdegno di oggi nell’impegno di domani. Perché, se da questa vicenda usciremo come prima, saremo in qualche modo tutti colpevoli. Di fronte al pericolo di autodistruggersi, l’umanità comprenda che è giunto il momento di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’uomo prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia”. (Papa Francesco)