La data di uno dei più sconvolgenti atti di terrorismo è rimasta saldamente fissanella memoria di tutti i cittadini che abbiano avuto modo di essere informati su quanto avvenne il 2agosto del 1980.
Nei decenni precedenti l’Italia era stata funestata da orribili eventi analoghi: strage di piazzaFontana del 12 dicembre 1969, strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 e alla strage deltreno Italicus del 4 agosto 1974, i quali erano stati tutti accomunati da un intento perverso ecriminale, denominato “strategia della tensione”.
Il 2 agosto del 1980 alle 10:25 Bologna fu travoltadall’orrore e con essa l’Italia intera. Persero la vita, per innominabili intrighi sugli scacchieri dipoteri deviati, 85 persone; tra essi donne, bambini, anziani, persone inermi, tra i quali il Coordinamento Nazionale della disciplina dei Diritti Umani desidera ricordare, a mo’ di simbolo, lapiù piccola delle vittime: Angela Fresu, di appena tre anni.
Sul portale allestito dalla Regione Emilia Romagna è possibile reperire le informazioni relative a quanti caddero quel giorno (https://www.assemblea.emr.it/cantiere-due-agosto/biografia-delle-vittime); consultarlo ci sembra un modo rispettoso per avvicinarsi agli avvenimenti di quegli anni efare conoscere alle giovani generazioni la complessa realtà storico – politica di quel periodo eriflettere sul valore della democrazia.
Il CNDDU si associa idealmente a tutte le iniziative che sono in corso in Emilia Romagna con lafinalità non solo di ricordare quanto è accaduto, ma anche contribuire alla ricostruzione delledinamiche relative alla esplosione dell’ordigno, per chiarirne finalmente le, purtroppo, molteplici“zone d’ombra” ancora presenti.
Il CNDDU in concomitanza con la data in oggetto riserverà la propria copertina dei canali social all’orologio emblema della strage e nel contempo invita tutte le scuole di ogni ordine e grado adedicare uno spazio in memoria delle vittime.