Non accennano a frenare gli aumenti sui carburanti, che si attestano oltre i due Euro al litro sia per la benzina che per il gasolio.
Solo un mese fa il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self era di 1,83 Euro al litro, il prezzo del diesel di 1,835 Euro al litro.
Si tratta di prezzi allarmanti, molto al di sopra di quelli a cui si dovrebbero attestare i costi dei carburanti, a maggior ragione alla luce del taglio delle accise operato dal Governo per calmierare i costi dei carburanti.
L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, tenendo conto delle variazioni del costo del petrolio, del livello di cambio e del taglio delle accise, ha calcolato che oggi sui carburanti vi è un sovrapprezzo di circa 32 centesimi. Questo si traduce, per una famiglia che effettua 2 pieni al mese di circa 50 litri, in un aggravio di 384 euro annui.
I rincari, uniti alle spinte speculative, fanno lievitare a dismisura i prezzi dei beni di largo consumo, trasportati per oltre l’86% su gomma, tanto da spingere le famiglie a un numero sempre maggiore di rinunce e tagli alla propria spesa, persino nel settore alimentare.
Ecco perché si rende indispensabile un intervento più incisivo: