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ECONOMIA | 15 luglio 2025, 09:28

Multiservizi, svolta contrattuale: 215 euro in più e più tutele per 600mila lavoratori

Firmata l’ipotesi di rinnovo del CCNL Multiservizi: “Un risultato importante per un settore femminile, frammentato ma essenziale”. La UilTucs annuncia assemblee in Valle d’Aosta per spiegare gli aumenti, le nuove tutele e la lotta alla concorrenza sleale

Raffaele Statti

Raffaele Statti

Dopo cinque mesi di attesa e silenzi, nel mese di luglio è arrivata la svolta: è stata siglata l’ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del settore Multiservizi, che riguarda ben 600.000 lavoratrici e lavoratori in tutta Italia. Un comparto che, come sottolinea Raffaele Statti, segretario regionale della UilTucs Valle d’Aosta, “è spesso invisibile ma quotidianamente indispensabile”.

Il contratto riguarda un ampio spettro di professioni: addetti alle pulizie, ausiliari ospedalieri, servizi di trasporto interno, lavoratori negli appalti scolastici e nei servizi aeroportuali. Un universo a larghissima presenza femminile, spesso sottopagato e precario, che finalmente ottiene un riconoscimento concreto.

“Abbiamo ottenuto un aumento salariale del 16,6%, pari a 215 euro lordi, parametrati al 2° livello”, annuncia Statti.
“Un adeguamento distribuito a tappe, dal 1° luglio 2025 fino a marzo 2029, che permette il pieno recupero dell’inflazione”.

Oltre agli aumenti, l’intesa contiene diverse novità di peso anche sul piano normativo:

Aumento dell’orario minimo per i part-time a 15 ore settimanali, una misura che colpisce il “nano-impiego” e dà dignità a migliaia di contratti.

Consolidamento delle ore supplementari in caso di cambio appalto, proteggendo chi rischia di perdere ore e salario ad ogni rinnovo.

Tutela rafforzata contro la violenza di genere, una misura simbolica ma necessaria in un comparto a maggioranza femminile.

Obbligo di preavviso nei periodi di comporto per malattia, a tutela della stabilità lavorativa.

Istituzione di una Commissione paritetica nazionale per combattere la concorrenza sleale fra imprese, una piaga che svilisce qualità e diritti.

“Questo contratto rappresenta un passo avanti, soprattutto per le lavoratrici che ogni giorno tengono in piedi settori essenziali con stipendi bassi e contratti fragili. È una boccata d’ossigeno e una questione di giustizia”, afferma ancora Statti.

L’accordo è stato siglato da UILTuCS, CGIL e CISL insieme alle principali sigle datoriali del settore: Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi, Unionservizi Confapi, che rappresentano circa il 70% delle imprese del comparto.

Non ha firmato, invece, l’ANIP Confindustria, che si è chiamata fuori dall’intesa, aprendo di fatto a un potenziale doppio binario contrattuale. Ma il sindacato non ci sta:

“Il contratto ha piena legittimità e rappresentatività. L’assenza di ANIP è grave, ma non ferma il percorso. Non possiamo accettare che ci siano lavoratori di serie A e serie B”, ribadisce la UilTucs.

Per spiegare i contenuti dell’accordo e confrontarsi con i lavoratori, la UILTuCS organizza tre assemblee pubbliche in Valle d’Aosta:

Lunedì 21 luglio, ore 14-15 al Grand Hotel Billia, Saint-Vincent

Martedì 22 luglio, ore 12-13 nella sala Cottura Dussmann, Charvensod

Mercoledì 23 luglio, due turni: 11-12 e 14-15 presso i locali SAVT, Aosta

Un’occasione per ascoltare, chiarire dubbi, raccogliere osservazioni, ma soprattutto per restituire voce e dignità a una categoria troppo spesso dimenticata.

Per una volta, la contrattazione fa rima con equità. E a chi considera ancora i servizi esternalizzati come “marginali”, qualcuno dovrebbe ricordare che la civiltà di un Paese si misura anche da chi spazza, assiste e pulisce in silenzio.

j-p.sa.

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