Pubblicato su FB: "Piccola precisazione all’amico Piero Minuzzo: se c’è una responsabilità chiara e inequivocabile di mettere la Valle d’Aosta in mano alla Lega questa è tutta in capo all’UV e agli Autonomisti che hanno fatto una scelta di campo a inizio legislatura, apprezzata anche dall’elettorato unionista e da quello progressista, e poi approfittando della compiacenza di esponenti del PD, di esponenti della Lega hanno cominciato a fare il gioco delle tre carte e disatteso gli impegni presi. I giochetti di Palazzo li hanno poi condotti a impantanarsi.
Esiste un documento, mai discusso nelle sedi opportune, in cui PCP ha chiesto di veder rispettati gli accordi di inizio legislatura per continuare a lavorare concretamente insieme. Nessuna risposta è mai pervenuta. E quindi PCP si è collocato per serietà all’opposizione.
Se invece con la scusa dei treni a idrogeno si vuol fare la tradotta che parte da Torino per portare i leghisti a guidare la Padania del Nord, non tirate in ballo PCP, ma UV e PD si assumano le loro responsabilità!"
Ringrazio Erica Guichardaz, capogruppo regionale del Pcp, che mi ha girato un posto pubblicato su Fb. La ringrazio perché non usando io i social non sapevo della pubblicazione. Premetto che quello che penso scrivo e quello che scrivo dico e quindi sono aperto a qualsivoglia educata replica o precisazione come è avvenuto da parte del PCP. Ringrazio anche chi mi definisce amico.
Ciò detto penso che oltre a leggere aaa VdA vendesi per meglio comprendere ciò che ho espresso si dovrebbe legge anche lo chez nous intitolato Il meglio. Ed è proprio partendo dal penultimo Chez Nous che ribadisco, a mio vedere, che il Pcp potrebbe svolgere un ruolo determinate ed essenziale per uscire dalla crisi e scegliere così il meglio invece che il meno peggio.
Condivido che le responsabilità siano equamente ripartibili tra tutti, autonomisti compresi, ma fino a quando si tiene conto delle responsabilità, dei ‘dispetti’, delle mancate risposte, dei mancati confronti non si apriranno nuovi tavoli politici. Si deve pur scrivere la parola fine alla crisi, a meno che non si voglia trovare al voto. Non discuto della serietà del Pcp. Ma serietà non è sinonimo di responsabilità. Responsabilità significa che nei momenti di difficoltà, anche politica, come quello che stiamo vivendo, si mettono da parte le cose che dividono e si rafforzano quelli progetti condivisi. Sempre che si scelga il meglio invece del meno peggio. Diversamente non stupiamoci della guerra contro l’Ucraina. Ripicca sviluppa puntigli. Ne prendano atto anche gli autonomisti se non vogliono vendere la Valle d’Aosta agli amici del caino russo, ai sovranisti, agli antieuropeisti, ai populisti. Pi. Mi.