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Consiglio Valle | 25 marzo 2022, 14:44

Giunta regionale ha avviato verifiche per eventuale prelazione su castello di Introd

Respinta dal Consiglio una mozione intendeva impegnare il governo regionale a concludere gli approfondimenti sulla fattibilità legale ed economica per l'acquisizione della dimora storica

Giunta regionale ha avviato verifiche per eventuale prelazione su castello di Introd

Un'iniziativa pensata "per piantare una bandierina". Il consiglio regionale della Valle d'Aosta ha respinto, ieri, la mozione proposta dalla consigliera del Progetto Civico Progressista, Chiara Minelli, sull'esercizio del diritto di prelazione da parte della Regione, dopo la firma dell'atto di compravendita delll'immobile tra i proprietari, i Caracciolo di Brienza, e un acquirente la cui identità è rimasta riservata.

La somma in ballo è di 4,8 milioni di euro e ora la Regione deve valutare se esercitare il suo diritto di prelazione. Il testo della mozione, così come emendato in aula dalla Lega, intendeva impegnare il governo regionale a concludere gli approfondimenti sulla fattibilità legale ed economica per l'acquisizione della dimora storica, oltre che sulla sostenibilità di una gestione pubblica funzionale alla sua valorizzazione.

"Sono tre gli aspetti fondamentali sui quali si sta lavorando in questo momento- spiega in aula il presidente della Regione, Erik Lavevaz- la verifica legale della procedura amministrativa, la verifica della congruità dell'offerta, che non è un passaggio banale perché siamo una pubblica amministrazione ed è attraverso la perizia che sarà valutato il suo valore, la sostenibilità futura di gestione del bene, che è l'ultimo dei passaggi".

E aggiunge: "Ho già rappresentato a più riprese l'importanza che riveste questo bene architettonico e storico per la Regione: non credo che questa mozione sia utile a farci lavorare più in fretta perché i tempi sono già ben definiti e sono scattati dal momento in cui abbiamo ricevuto la comunicazione dell'atto di compravendita. Mi sembra piuttosto un modo per piantare una bandierina". Il provvedimento è stato quindi respinto con 22 voti di astensione e 13 a favore (Lega e Pcp).

Castello di Introd

(fonte www.grand-paradis.it)

Il primo nucleo del Castello risale probabilmente al XII secolo e in origine consisteva in un mastio quadrato circondato da una cinta di mura. Verso il 1260, Pierre Sarriod d'Introd ampliò il castello primitivo che, in seguito alle modificazioni del XV secolo, assumerà la forma poligonale quasi arrotondata che tuttora lo distingue dagli altri castelli valdostani. Le trasformazioni segnarono l’apogeo del casato Sarriod nelle cui mani erano state riunite le signorie di Introd e di La Tour (Saint-Pierre).

Il Castello subì due rovinosi incendi nella seconda metà dell’Ottocento e fu successivamente restaurato all’inizio del Novecento dal cavalier Gonella che si avvalse dell’opera dall’architetto Chevalley.

Sulla spianata di fronte al castello si è conservata una magnifica struttura, uno dei rari esempi di costruzioni interamente in legno tipiche dell’architettura del basso Medioevo valdostano: è il granaio quattrocentesco, dove si immagazzinavano il grano e le sementi. Le due porte sono dotate di serrature in ferro battuto, entrambe databili all’epoca della costruzione, una delle quali, di particolare bellezza, rappresenta un castello.

Di proprietà dei Conti Caracciolo di Brienza e concesso in comodato al Comune di Introd; la gestione del Castello è stata affidata alla Fondation Grand Paradis che ne garantisce la visita accompagnata dalle sue guide turistiche.

Dalla sommità della torre duecentesca è possibile ammirare il Monte Bianco e le principali cime che circondano Aosta.

All'interno del castello è possibile fruire della postazione emozionale - realizzata da Fondation Grand Paradis attraverso il progtto Interreg PACTA - dedicata alla bolla di Papa Niccolò V del 1453, che autorizzava il matrimonio tra Catherine de Challand e Pierre Sarriod d'Introd, ritrovata all'interno del castello ed esposta nella sua versione originale. L'installazione interattiva, composta da elementi scenografici e virtuali, consente al visitatore di ammirare il documento originale e seguire il racconto dalla viva voce dei suoi personaggi.

 

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