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Consiglio Valle Comuni | 10 marzo 2022, 13:21

Approvata in Consiglio dei Ministri ddl montagna

Costituito un fondo per lo sviluppo della montagna con una dotazione di 100 milioni di euro per l'anno 2022 e 200 milioni di euro a decorrere dall'anno 2023

Approvata in Consiglio dei Ministri ddl  montagna

Apprendiamo, come UNCEM, con soddisfazione l’approvazione da parte del governo Draghi su proposta del Ministro Gelmini,del dl Montagna. Questo provvedimento è stato fortemente voluto e sollecitato in questi anni dall’Uncem e va riconosciuto al ministro Gelmini l’impegno per giungere a questo risultato, è un primo passo che necessiterà ancora di concertazioni con le Regioni, i comuni e tutti gli attori coinvolti per una sua veloce ed efficace attuazione. È un atto importante nei confronti delle terre alte e delle popolazioni di montagna.

Convincere i giovani a restare in montagna, in modo tale che gli oltre 4mila comuni che in Italia sorgono su territori montani oltre a un passato fatto di storie, culture lingue e tradizioni possano avere anche un futuro,favorendone lo sviluppo sostenibile e il ripopolamento.È questo uno degli obiettivi del disegno di legge in 19 articoli (“Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”) collegato alla manovra di bilancio e portato oggi dalla ministra Gelmini, sul tavolo del Consiglio dei ministri.

La montagna in termini di estensione territoriale, su un totale di 302.073 kmq che definiscono l'estensione delll’Italia, 147.517,38 sono occupati dai comuni montani. Ne deriva, quindi, che la superficie montana complessiva occupa il 49% di quella nazionale. Dal 2011 al 2019 solo nei comuni totalmente montani la popolazione ha subito un calo di 149.371 unità e la densità abitativa media si è assestata su 61 abitanti/kmq, a fronte di una media nazionale pari a 197 abitanti/kmq.

Determinate zone, soprattutto di alta montagna e di crinale, sono ormai da tempo abbandonate.

Quindi mai come in questo momento c’è bisogno di coesione territoriale, e questo atto normativo va in questo senso.

Lo sviluppo economico, la gestione dei fondi del Recovery Fund, la necessità di garantire un égalité des chances e le medesime opportunità devono essere garantite a tutti i territori, se vogliamo che nessuno sia lasciato indietro.

Giovanni Barocco Cons. Nazionale UNCEM

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