/ CRONACA

CRONACA | 16 gennaio 2022, 10:00

A Messa con mascherina Ffp2

Sì al catechismo ma stop ai ragazzi in “sorveglianza con testing”. Quando serve il super certificato verde per le attività parrocchiali. L'invito alla prudenza di fronte al boom di contagi

A Messa con mascherina Ffp2

La crescita dei contagi entra anche nell’agenda della Chiesa italiana che, fin da quando è esplosa l’emergenza sanitaria, è a fianco del Paese. La nuova ondata è «una grande prova per tutti: malati e sofferenti, medici e operatori sanitari, anziani e minori, poveri, famiglie», scrive la segreteria generale della Cei in una lettera indirizzata ai vescovi della Penisola. «Raccomandiamo a tutti prudenza – si legge nella raccomandazione -  senso di responsabilità e rispetto delle indicazioni utili a contenere l’epidemia». Anche «per i sacerdoti che, nonostante tutto, sono sempre prossimi al popolo di Dio; per i catechisti, gli educatori e gli operatori pastorali, veri maestri e testimoni», avvisa la Cei.

Quale mascherina per andare a Messa

Per le Messe, resta in vigore il protocollo anti-Covid sulle «celebrazioni sicure» firmato da Cei e Governo che risale a maggio 2020 e che adesso la Conferenza episcopale italiana chiede «Mascherine, distanziamento tra i banchi, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote». Non serve, quindi, il Green pass per partecipare alle liturgie. E sul tipo di mascherina da indossare la Cei ricorda che il protocollo non specifica se chirurgica o Ffp2.

«Certamente – si legge nella lettera – quest’ultima ha un elevato potere filtrante e viene raccomandata, come peraltro le autorità stanno ribadendo in questi giorni». Poi l’invito a «rispettare accuratamente» le «distanze prescritte» in chiesa, a mettere «a disposizione il gel igienizzante» all’ingresso, a igienizzare «tutte le superfici (panche, sedie, maniglie…) dopo ogni celebrazione».

Il catechismo può continuare. Ma, precisa la Cei, non potranno partecipare i ragazzi che a scuola sono sottoposti a “sorveglianza con testing” perché entrati in contatto con un positivo. Per loro il ministero della Salute sconsiglia di svolgere attività extrascolastiche: quindi niente catechismo «fino all’esito negativo del secondo test da effettuarsi cinque giorni dopo il primo». Catechisti, animatori ed educatori sono esortati «vivamente» a usare la Ffp2 che è bene sia indossata anche da bambini e adolescenti in parrocchia. Stessa mascherina che viene consigliata «per tutte le attività organizzate da enti ecclesiastici».

Il Green pass rafforzato è invece obbligatorio per tutto un ventaglio di proposte collegate al mondo ecclesiale: dai bar degli oratori ai musei, dalle strutture sportive alle feste. E la Cei specifica che occorre il super certificato «per qualsiasi attività culturale, sociale e ricreativa, anche qualora si svolga in ambienti parrocchiali». Sono esclusi solo gli oratori estivi.

ascova

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore