Nonostante gli impegni formalmente assunti dall'Amministrazione regionale a seguito della chiusura della precedente procedura di raffreddamento, la stessa non ha rispettatto nessuno dei punti previsti dal verbale sottoscritto tra le parti.A dirlo è il segretario del Savt Funzione pubblic, Mauro Cretier motivando la decisione di proclamare lo stato di agitazione. I dipendenti del CFV non sono più disposti ad attendere ed, ancor meno, ad essere derisi con false promesse.
Lo stato di agitazione dichiarato nel corso del 2021 si era chiuso, infatti, con uno scadenziario contenente date perentorie entro le quali i vari temi dovevano essere affrontati e risolti e rispetto all'osservanza delle quali il Savt si era impegnato a vigilare.
" A ciò si aggiunga - si legge in una nota Savt - che anche le missive indirizzate alla delegazione trattante di parte pubblica, volte ad ottenere degli incontri e/o ad avere chiarimenti, sono rimaste lettera morta: non solo le riunioni non sono state concesse, ma nemmanco sono arrivate le dovute risposte". Per Cretier la cosa "è particolarmente disdicevole considerato che la controparte è una pubblica amministrazione e che i dirigenti che compongono la delegazione trattante di parte pubblica ricevono, per tale compito, il dovuto riconoscimento economico".
L'allineamento stipendiale e l'equiparazione previdenziale alle forze di polizia ad ordinamento civile rimangono un miraggio, nonostante le reiterate promesse fatte, nel corso del recente periodo, da tutto l'apparato tecnico-politico.
Al fine di poter ottenere una mobilitazione di tutto il settore, il Savt Fp sollecita anche i colleghi delle altre regioni e province a Statuto Speciale che "patiscono problematiche similari. Apprendiamo, inoltre, che anche le altre organizzazioni sindacali di categoria si sono attivate, dimostrando di aver finalmente compreso la gravità dei fatti: ciò non può che farci piacere, considerato che nel corso del 2021 il Savt Fp, rispetto alle stesse problematiche, ha dovuto agire singolarmente, nonostante il vano tentativo, frutto anche della richiesta avanzata dagli stessi lavoratori in assemblee aperte a tutti, di coinvolgere le altre sigle al fine di giungere ad un'azione unitaria".