Il delegato della Valle d'Aosta per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica sarà eletto durante la prossima adunanza del Consiglio Valle, convocata per il 12 e il 13 gennaio.
A differenza delle altre Regioni italiane, che possono contare su tre delegati regionali, la Valle d'Aosta dovrà designarne soltanto uno. Nelle passate elezioni, ad affiancare i due parlamentari valdostani nell'elezione del nuovo inquilino del Quirinale era stato il presidente della Regione.
Come annunciato ieri dal presidente della Camera, Roberto Fico, l'iter per l'elezione del presidente comincerà il 24 gennaio, alle 15, con la prima riunione in seduta comune del Parlamento, alla quale parteciperanno anche i 58 delegati regionali.
SEDUTA UNICA E GRANDI ELETTORI
La seduta convocata per l’elezione del presidente della Repubblica è unica e si svolge a Montecitorio senza soluzione di continuità per concludersi al momento in cui viene eletto il nuovo capo dello Stato, con votazioni tutti i giorni e anche più scrutini nella stessa giornata.
Saranno 1009 i grandi elettori chiamati ad eleggere il capo dello Stato: 321 senatori, 630 deputati e 58 delegati regionali, tre per ogni Regione, ad eccezione della Valle d’Aosta che ne ha uno, designati in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. Nei primi tre scrutini per essere eletti occorre il quorum dei due terzi i componenti l’Assemblea, vale a dire 673 voti, dal quarto la maggioranza assoluta, 505. In realtà attualmente il plenum è fermo a 1007 componenti: i senatori sono 320, in attesa che l'Aula del Senato convalidi il subentro del senatore del Pd Fabio Porta a quello del Maie Adriano Cario, dichiarato decaduto. I deputati attualmente in carica sono invece 629, essendo vacante il seggio lasciato libero dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ma per domenica 16 gennaio sono state convocate le elezioni suppletive, pertanto il nuovo eletto si aggiungerà al plenum appena verrà proclamato.