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CRONACA | 03 novembre 2021, 14:52

Dimesso dal 'Parini' dopo una Tac ma il giorno dopo muore; indagati due medici

In ambiente ospedaliero circola uno scritto in cui è criticata la decisione degli anatomopatologi di inviare il referto autoptico alla Procura invece di proporre accertamenti 'interni' per chiarire l'accaduto

Dimesso dal 'Parini' dopo una Tac ma il giorno dopo muore; indagati due medici

Un medico cardiologo e una collega radiologa, entrambi in servizio all'ospedale 'Parini' di Aosta, sono indagati dalla Procura del capoluogo regionale per omicidio colposo. Vittima del presunto caso di malasanità un valdostano di 54 anni, morto l'estate scorsa dopo essersi accasciato mentre camminava in una via centrale del paese della media Valle dove abitava.

L'uomo pochi giorni prima si era recato dal suo medico curante, preoccupato per degli insistenti dolori al torace e sintomi di malessere generale. Gli erano stati prescritti visita cardiologica ed esami radiologici urgenti, così il 54enne si era recato con le impegnative all'ospedale. Lì era stato dapprima visitato dal cardiologo, poi era stato sottoposto a un'angiotac, ovvero esame radiologico all’aorta, alle arterie degli arti inferiori, a quelle polmonari, al circolo arterioso intracranico e alle carotidi. Dalle indagini coordinate dalla procura è emerso che la radiologa incaricata dell'angiotac non ravvisò alcuna anomalìa e, in accordo con il cardiologo, optò per le dimissioni del paziente dall'ospedale. Tornato a casa, l'uomo morì il giorno dopo.

Date le circostanze - erano trascorse poche ore dalla visita medica approfondita e il decesso - fu disposta un'autopsia giudiziaria effettuata da due giovani anatomopatologi piemontesi. Poco dopo l'inizio dell'esame autoptico, ai due sanitari fu evidente che la causa di morte era stata una dissezione aortica, patologia la cui genesi, secondo i medici legali, avrebbe potuto essere facilmente riconosciuta in sede di angiotac (a meno che la dissezione non fosse sopravvenuta dopo, per cause improvvise e non  legate allo stato di salute pregresso del paziente).

Pertanto, gli anatomopatologi interruppero l'autopsia dopodiché inviarono il referto alla Procura, che aprì d'ufficio un fascicolo per omicidio colposo. Le indagini sono terminate nei giorni scorsi.

La vicenda ha avuto anche una digressione singolare: circola infatti in ambiente ospedaliero una lettera in cui è criticato l'operato dei due medici piemontesi, a cui viene 'imputato' di aver inviato il referto direttamente alla Procura e di non aver valutato l'opportunità di proporre accertamenti 'interni' per chiarire l'accaduto.

pa.ga.

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