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CRONACA | 27 giugno 2021, 09:00

Riaperto anche se parzialmente il rifugio Champillon 'Adolfo Letey'

La struttura è stata gravemente danneggiata da una valanga che ha spostato di acuni metri un intero chalet

Alcuni escursionisti al Letey

Alcuni escursionisti al Letey

Una valanga, a febbraio, ha provocato danni per decine migliaia di euro al rifugio Champillon-Letey, che si trova a 2.465 metri di quota, sopra Doues. Nessuno rimase coinvolto, ma la massa di neve ha rotto alcune finestre ed è entrata all'interno della struttura. In particolare i danni hanno interessato il tetto e le camere.

Inoltre la valanga ha rovinato alcune strutture esterne, compreso uno chalet. "Il comune di Doues, proprietario della struttura, provvederà al ripristino dell'immobile - hanno scritto i gestori sulla loro pagina Facebook - non appena sarà possibile iniziare i lavori. Quanto a noi olio di gomito e si riparte. Una cosa è certa, ci rivediamo a giugno". 

A distanza di alcuni mesi stanno inziando i lavori strutturali per il solo rifugio: ripristino dei locali danneggiati e copertura circa 50mila euro oltre aliquote per la posa degli ombrelli paravalanghe che dovrebbero essere posizionati a agosto e settembre e richiedono un investimento tra i 100 e 120mila.

Attualmente i gestori stanno sistemando alcuni danni per conto loro e hanno già reso agibile il ristorante in quanto cucina dispense bagni è una parte delle camere non hanno subito danni. I danni più gravi riguardano solo quattro camere posteriori che comunque impediscono l’uso notturno.

La capienza totale del rifugio risulta di essere di 30 posti letto oltre alla camera destinata ai gestori suddivisi in n° 7 camere di cui una con 6 letti, quattro con 4 letti una con 2 letti. Al piano superiore trova localizzazione un’altra camera con 6 posti letto, che possono essere destinati specificatamente anche ad un uso invernale della struttura. Perché questo nome?: Rifugio Champillon intitolato ad “Adolfo Letey” Innanzitutto perché la località Champillon è ben conosciuta a livello regionale e transfrontaliero.

"Ad Adolfo Letey - spiega il sindaco di oggi - Franco Manes - in quanto tale struttura è sicuramente stata una sua idea ai tempi del suo mandato da sindaco (primo cittadino per ben 39 anni dal 1951 al 1990) e poi perché personaggio importante per il nostro territorio. Amministratore lungimirante, ha sempre ritenuto che il connubio tra agricoltura e turismo fosse molto importante e fondamentale al mantenimento del territorio in una realtà come quella di Doues".

ascova

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