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CRONACA | 20 giugno 2021, 12:17

Esterno pietoso interno inefficiente dirigente….

Una domanda: il premio di risultato è stato bloccato dal covid?, è stato erogato? O l’erogazione segue i tempi di attesa delle risposte alle domande di esenzione dal pagamento di tasse e tributi o di contributi presentate dai disabili?

Nelle foto il biglietto da visita dell'Ufficio invalidi

Nelle foto il biglietto da visita dell'Ufficio invalidi

È scontata la pesante eredità che si è trovato nell’entrare nella casa rosa di via De Tillier, sede dell’Assessorato alla Sanità e Politiche sociali, ma forse il nuovo comandante ha perso di vista alcune priorità. Preso dall’affrontare la pandemia l’assessore regionale alla sanità, Roberto Barmasse, forse non ha ancora avuto tempo di compiere i sopralluoghi nei servizi periferici della Regione di sua competenza.

Se non lo ha fatto lo faccia al più presto; se lo ha fatto prenda provvedimenti perché la fascia svantaggiata di cittadini disabili devono avere la priorità su tutto e su tutti. E se il servizio non funzioni si cambi il dirigenti o si potenzi l’organico.

Le lentezze e burocratiche e, forse, le inefficienze dell’ufficio non possono essere giustificate sempre e comunque dalla pandamemia. Pandemia che sicuramente non ha rallentato né tanto meno bloccato l’erogazione dei premi obiettivo o di risultato che spettano ai dirigenti regionali il cui ufficio, per mille ragioni, impiega anni per rispondere alle istanze.

Aostacronaca si era già occupata dei ritardi a cui sono andati e stanno andando incontro in contro le persone che per la loro disabilità hanno il diritto dell’esenzione della tassa automobilistica e rischiano ammende o pagamenti arretrati del bollo. PER CHI VUOLE SAPERE DI PIU ARTICOLO 1 E ARTICOLO 2

Oggi una nuova denuncia è stata pubblicata dal quotidiano La Stampa che nelle pagine della Valle titola: “Ciechi e sordomuti aspettano da due anni certificati per i sussidi”. Nell’articolo si legge: “In concreto, nel caso della cecità, senza la certificazione non è possibile accedere agli   ausili   indispensabili  per  la   vita   quotidiana,   come ad esempio pc dotati di costosi   software (anche  1.500 euro), bilance, telefoni, termometri parlanti con app per riconoscere colori, luci accese o spente, ingran-ditori   per   ipovedenti   (che  possono costare anche 4 mila euro) e sono «tutte cose che senza la certificazione si pagano a prezzo pieno»”.

Una situazione davvero abominevole che inizia con l’indecoroso ingresso agli uffici dove decine di avvisi sono appiccicati al muro con il nastro adesivo per pacchi. La cosa fa a pugni con le bacheche dazebao in voga nella Repubblica Popolare Cinese negli anni della rivoluzione culturale (1966-68) come efficace mezzo popolare d’informazione e di propaganda, e dalla Cina, soprattutto come mezzo di denuncia e di lotta politica o sindacale, che ancora oggi lungo i portici di Piazza Deffeyes immortalano le cerimonie di inaugurazioni alle quali partecipano numerosi i nostri  nostri magnifici trentacinque. Mentre le persone disabili aspettano anni per aver risponsta alle loro legittime richieste.

piero.minuzzo@gmail.com/ascova

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