Le crepe tra le forze di maggioranza in Consiglio Valle sono sempre più evidenti e il confronto sulla scelta tra ampliare il 'vecchio' ospedale Parini o realizzarne uno nuovo lo ha dimostrato. I cinque consiglieri del Progetto civico progressista-PCP si sono presentati in Aula con una proposta sulle opzioni di ampliamento dell'ospedale Parini in opposizione ad un'altra proposta presentata del resto della maggioranza.
Le prime avvisaglie si erano avute già da lunedì quando, riunite congiuntamente le Commissioni consiliari competenti, PCP e resto della maggioranza si sono presentati con due proposte in contrapposizione. L’imbarazzo non è stato poco ma si è pensato poi che con un minimo di intelligenza politica le forze di maggioranza si presentassero in Consiglio con una proposta unica che soddisfasse entrambe le parti.
Questo non è avvenuto, il PCP è stato irremovibile e ha presentato la sua proposta, poi bocciata dall'Assemblea che ha votato perchè i lavori di ampliamento del Parini (nella foto l'ospedale Covid al Parini) riprendando prima possibile.
Ora la valutazione di quanto è successo non è più di merito ma politica: c'è un partito di maggioranza che presenta una proposta che il Consiglio e la stessa maggioranza affossano.
E il dibattito si è acceso proprio su questi temi. In una nota, il 'Comitato Vallée Santé per un nuovo ospedale' spiega che "non riteniamo ancora concluso il nostro lavoro anche se dal Consiglio Valle è, praticamente, arrivato uno 'stop' alla nostra petizione che, ad oggi, è salita a 900 firme. Dagli interventi nell’aula del Consiglio abbiamo sentito di tutto e di più. Quello che non abbiamo sentito e visto è lo sguardo al futuro".
Il Comitato cita addirittura Alcide De Gasperi per riassumere il pensiero sul dibattito consiliare: 'Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione'.
Ieri per Vallée Santé "si è avuta chiara la conferma che abbiamo a che fare proprio con dei 'politici', non con degli statisti. Pochi hanno parlato delle future generazioni. In molti si sono limitati a guardare al presente. La fretta (dopo quasi 30 anni di parole e pochi fatti) è stata al centro di vari interventi, assessore alla Sanità compreso. 'Dobbiamo fare qualcosa subito, non importa cosa'. 'Adotteremo la soluzione più rapida'. Questi sono stati un pochino i ritornelli più gettonati. Così rischiamo di perderci il futuro".
Di identico tono e pressoché di contenuto il comunicato diffuso nella serata di ieri dalla Cgil Vda: "Prendiamo atto che si prosegue con l’ampliamento dell’attuale ospedale regionale, abbandonando valutazioni ulteriori su un nuovo ospedale. Visto che come organizzazione sindacale siamo stati tirati in ballo nella diatriba tutta politica, vogliamo una volta per tutte ribadire che la Cgil Valle d’Aosta ha un solo obiettivo: la salute delle valdostane e dei valdostani".
Il sindacato rivendica "di aver chiesto in commissione consiliare la valutazione di un soggetto neutro sulla possibilità di avere un ospedale nuovo o proseguire con la ristrutturazione e l'ampliamento del Parini. Questo anche per avere una trasparenza assoluta, e la più ampia possibile, su un progetto che riguarda la salute di tutti".
Si dice poi per nulla appassionato "alle scenette della politica regionale, che dimostrano una costante divisione su questa o su quella questione. La logica alla fine è sempre la stessa: le differenti visioni politiche che portano a ulteriori divisioni all’interno anche di una stessa compagine".