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CRONACA | 18 aprile 2021, 17:44

Caccia agli assassini della giovane accoltellata in casa ad Aosta

Caccia agli assassini della giovane accoltellata in casa ad Aosta

Elena Serban Radula, 32 anni, di origini romene, giunta da meno di un mese dalla Toscana (risiedeva a Lucca) ad Aosta è stata assassinata da qualcuno - uomo o donna o più persone - che l'ha sgozzata nell'alloggio affittato da qualche giorno in una palazzina in viale Partigiani ad Aosta e poi è fuggito senza farsi notare portando con sé l'arma del delitto, un coltello molto affilato.

A questa certezza, dopo ore di rilievi tecnico-investigativi, sono giunti i poliziotti della Squadra mobile di Aosta guidati dal commissario capo Francesco Filograno, che in attesa degli esiti dell'autopsia e degli accertamenti della Scientifica hanno avviato la caccia agli autori dell'omicidio. 

Il corpo della donna  è stato rinvenuto questa mattina nell'appartamento al primo  piano del condominio. Non avendo sue notizie da parecchie ore, la sorella della giovane, Alexsandra, è salita da Lucca ad Aosta e si è recata questa mattina nell'abitazione: trovata la porta chiusa, ha chiamato i vigili del fuoco per entrare nell'alloggio e così è stato scoperto il cadavere.

Elena Serban giaceva a terra in bagno, con la gola squarciata da una profonda ferita da arma da taglio. Il decesso risalirebbe, in base al rigor mortis e ad altri particolari, alla seconda metà della giornata di sabato. Nessuno ha udito rumori sospetti o urla; l'alloggio era in disordine ma senza tracce evidenti di violenza. 

All'arrivo dei Vigili del fuoco stamattina la porta di casa era chiusa 'a scrocco', ovvero la porta si blocca tirandosela dietro e dall'esterno dell'alloggio non si può più aprire. A fianco della porta, poi, c'è un'ampia finestra che da' sulle scale e consente un'eventuale rapida via di fuga. 

Immediato l'intervento della Squadra Mobile, cui si sono aggiunti i professionisti della Scientifica e della Squadra Sopralluoghi arrivata da Torino. Sul posto sono rimasti per ore anche il procuratore capo di Aosta, Paolo Fortuna e i sostituti procuratori Luca Ceccanti e Manlio D'Ambrosi, ai quali è affidata l'inchiesta.

Tanti gli elementi di indagine: l'ingresso del palazzo è sorvegliato da una videocamera funzionante, a quanto risulta, anche in questi giorni che potrebbe rivelarsi preziosissima ai fini della risoluzione del caso.

Le finestre dell'alloggio erano chiuse; sono accessibili da terra da qualcuno fisicamente in forma e munito di adeguata attrezzatura, che avrebbe comunque corso il rischio di farsi notare.

Elena ha dunque aperto la porta alla persona che l'ha uccisa? Quasi certamente sì.

Un cortile conduce a una possibile uscita secondaria, utilizzabile per allontanarsi dal palazzo senza farsi notare da eventuali automobilisti o passanti lungo il trafficato viale Partigiani. 

Elena Serban era una giovane piuttosto riservata e non aveva precedenti penali; è stata vista per l'ultima volta ieri alle 11 da un vicino. La polizia sta scandagliando la sua vita privata alla ricerca di un movente e di informazioni utili a capire chi ne volesse la morte.

pa. ga.

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