Ma chi c'era a sciare a Cervinia giovedì 3 dicembre, in periodo di zona rossa? Dopo la chiusura degli impianti a fine ottobre le piste della società Cervino Spa sono state riaperte unicamente per gli allenamenti degli atleti tesserati ai club.
Oggi sul quotidiano 'La Stampa' si legge però che quel giorno alle 8,20 alla partenza della funivia di Plan Maison si era formato un assembramento di sciatori, poi risolto alle 8,50. Il gruppo era stato immortalato da una webcam della società Cervino (a lato immagine inequivocabile riportata dal giornale) che però poi ha smesso di funzionare, anzi no: la telecamera funziona ma da sabato scorso le immagini registrate di quella stessa area 'catturata' quando era piena di persone risultano pixellate, ovvero mascherate dall'ingrandimento spropositato dei pixel che compongono l'immagine, mentre intorno a quella zona il fotogramma non presenta difetti.
A meno di un guasto a dir poco singolare di una videocamera, la circostanza odora di maldestra operazione di nascondimento o copertura di qualcosa che non si vuol rendere pubblico anche e soprattutto perchè le piste sono chiuse allo sci ludico per norme anti Covid. La Cervino spa è però una società partecipata dalla Regione e questa mattina, subito dopo aver appreso la notizia, il vicepresidente della Giunta e assessore competente, Luigi Bertschy, ha inviato una lettera urgente ai vertici della società funiviaria di cui è presidente l'albergatore di Cervinia Matteo Zanetti, chiedendo se la notizia corrisponde al vero e, in caso affermativo, una pronta relazione dell'accaduto.
"Non vogliamo ombre sulla vicenda - spiega Bertschy - ovviamente speriamo si sia trattato di un guasto e di averne piena contezza".













