Dallo scorso mese con la ripresa dell’epidemia il nemico silenzioso è rientrato prepotentemente nelle case di riposo e nelle RSA. La FNP rinnova le richieste già avanzate unitariamente con le altre sigle dei pensionati a tutte le istituzioni ministeriali regionale e comunali ,vogliamo siano applicati protocolli sanitari in tutte le strutture assistenziali ,che sia garantita la presenza di personale medico infermieristico e socio sanitario qualificato e che venga assicurato il controllo periodico dagli operatori anche attraverso i tamponi.
L’incontro con l’assessore regionale avuto nella settimana precedente ha di fatto riaperto le problematiche relative alle micro comunità e ai vaccini, le nostre richieste sono state molto chiare. Serve una più efficace rete per effettuare il tracciamento in virtù dei tamponi effettuati e la presenza tempestiva delle unità territoriali che dovrebbero assistere i malati a domicilio, peraltro previste dalle nuove normative.
Alle istituzioni chiediamo inoltre che vengano garantite e aumentate tutte quelle attività sociali di animazione che aiutano le persone anziane ad affrontare meglio questi periodi di solitudine, che sia loro consentito di mantenere il contatto con i propri famigliari(in modo contingentato e con le dovute precauzioni per evitare il contagio) o che siano organizzate e attuate forme di comunicazione alternative alle visite presso le strutture attraverso telefonate e videochiamate ,e un sostegno psicologico per gli anziani collocati nelle micro comunità infine si chiede che venga organizzato il servizio di segretario sociale attraverso cui l’equipe sociosanitaria delle strutture fornisca informazioni esaustive sulla salute del proprio famigliare.
Sarebbe imperdonabile dover sopportare un’altra situazione drammatica come avvenuta in primavera non vanno ripetuti gli errori, le responsabilità ricadrebbero tutte sulle istituzioni regionali.