Il Tribunale del Riesame di Aosta presieduto dal giudice Eugenio Gramola (collegio composto dai togati D'Abrusco e Tornatore) ha revocato il decreto di sequestro probatorio adottato dal pm Francesco Pizzato il 12 ottobre scorso, quando a Breuil Cervinia erano stati apposti i sigilli a un'area attraversata dalla pista di sci '16' gestita dalla società funiviaria Cervino spa, a un cantiere e a due fabbricati di nuova costruzione. Il Riesame ha anche ordinato la restituzione dei beni sequestrati ai legittimi proprietari e utilizzatori.
Indagati per violazione edilizia nella vicenda sono otto fra proprietari dei fabbricati, titolari delle imprese costruttrici e immobiliaristi; secondo il pm Pizzato, che coordina le indagini avviate un anno fa dalla Forestale, sussisterebbe un abuso edilizio in quanto i lavori di spostamento della pista e la realizzazione di nuovi fabbricati di un complesso immobiliare (edificabili solo con lo spostamento), eseguiti in virtù di un modello semplificato Scia (Segnalazione certificata inizio attività) rilasciato alle imprese dal Comune di Valtournenche avrebbero dovuto essere invece autorizzati da una più rigida concessione edilizia basata su una serie di perizie anche paesaggistiche.
Tesi fortemente respinta dagli indagati, assistiti dai legali aostani Claudio Soro e Corinne Margueret, secondo i quali tutte le richieste autorizzative erano state inoltrate alla Regione e al Comune di Valtournenche ed eventuali difformità o irregolarità documentali non possono essere in alcun modo a loro contestati. I legai avevano inoltrato ricorso al Riesame dopo pochi giorni dal sequestro.












