Scade il 31 agosto la possibilità di presentare domanda per il bonus introdotto inizialmente a 600 euro con il Dl “cura Italia”, poi raddoppiato con il Dl 34/2020 che ha concesso la possibilità di utilizzarlo anche per la comprovata iscrizione ai centri estivi; l’Inps ha incluso i nonni e altri familiari non conviventi tra i soggetti che possono essere remunerati con il bonus babysitter. Inoltre ha aggiornato le procedure per richiedere il bonus babysitter e il bonus per i centri estivi, i contributi arrivano fino a un massimo di 1.200 euro o 2.000 per i lavoratori sanitari.
Siccome sempre e ovunque vale la regola fatta la legge trovato l’inganno decine e decine di furbetti disonesti e sfruttatori hanno fatto ricorso al bonus ma lo hanno poi usato in modo truffaldino. Sono decine le segnalazioni giunte in redazione di vere e proprie truffe perpetrate ai danni dello Stato, di giovani o di persone che speravano di incassare qualche centinaio di euro per sbarcare il lunario o pagarsi parte delle vacanze.
Il meccanismo è semplice: commercianti, artigiani, liberi professionisti, lavoratori dipendenti hanno fatto richiesta del bonus dichiarando che il medesimo sarebbe stato utilizzato per ‘stipendiare i nonni’ che accudivano i bambini mentre i genitori erano al lavoro. Di fatto, però succedeva e forse succede che il bonus per metà o due terzi, veniva o viene introitato dei legittimi richiedente i quali il restante terzo o metà veniva promesso a chi era disposto prendersi cura dei bambini; in prevalenza studenti, disoccupati, o persone disponibili e interessate ad guadagnarsi qualche soldino.
Ma la truffa nella truffa è che alcuni non hanno mantenuto le promesse e così chi sperava di poter incassare 300, 400, 500 euro non ha ricevuto nulla perché chi li ha ‘ingaggiati’ continua a prendere tempo, senza saldare ed i poveri studenti, disoccupati, o persone disponibili e interessate ad guadagnarsi qualche soldino. Sono rimasti con un pugno di mosche in mano e una grande delusione, mentre i ‘percettori’ del bonus senza colpo ferire hanno incassato l’intero importo e se lo sono intascato.
Per non parlare poi delle ‘assunzioni’ temporanee in bar ristoranti e alberghi, con la promessa di uno stipendio mensile estivo regolare: 1000-1300 euro al mese. Ma alla fine del primo mese hano ricevuto solo un acconto dimezzato rispetto al pattuito con la scusa “sei giovane devi imparare, il prossimo mese vediamo”. Anche nella pandemia c’è chi prende soldi e sovvenzioni pubbliche e sfrutta il prossimo.