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Chez Nous | 22 agosto 2020, 12:00

Dilettantesimo

Dilettantesimo

Penso che sia una leggenda metropolitana. Diversamente abbiamo toccato il fondo e forse siamo già oltre. Sembra che una lista sia stata estromessa dalla competizione per il rinnovo del Consiglio comunale di Aosta perché un volontario dopo tante ore di fatica si è dimenticato di allegare al modulo firmato dei sottoscrittori il simbolo del partito. Pare che la leggenda prosegua con una domanda: ma se uno va nella sede del partito per firmare la lista è chiara la sua intenzione di sottoscrivere la lista di quel partito. La burocrazia è una vergogna.

Possiamo però fare un’altra domanda: ma se invece di scaricare la colpa sul povero e affatica volontario la responsabilità se la prendessero i vertici di quel partito che siedono in poltrone d’oro e che percepiscono stipendi da nababbi? E se invece di andare in giro a fare i pavoni  si fossero dedicati più alla lista e agli aspetti burocratici in vece di scaricare la responsabilità sulla burocrazia?

Il fatto è che quando tira vento volano anche i tacchini; quando l'aria è ferma volano solo le aquile. Ed è proprio il caso dei nostri politichini che nella bagarre politica ne sanno una più del libro, ma quando si tratta di leggere un regolamento non sanno da dove iniziare.

Insomma abbiamo a con una classe politica che pratica la politica con assoluta mancanza della preparazione e dell'applicazione necessarie e spesso a scarso impegno o addirittura a estremo semplicismo.

E i risultati li abbiamo visti e li stiamo pagando a caro prezzo viste le condizioni in cui versa la Petite Patrie.

La vera crisi della Valle d’Aosta non è stata provocata dal covid 19 ma dal dilettantesimo petulante e dal banalissimo pressapochismo sconcertante di chi per calcolo, sottende problemi enormi che dobbiamo affrontare nella quotidianità.

Abbiamo a che fare con personaggi avidi, privi di scrupoli, che vivono sfruttando egoisticamente e spietatamente gli altri fino a distruggerne le risorse e le energie. Per questo ora è tempo di guardare con la dovuta attenzione e considerazione i sindaci che sono in lista. Dobbiamo guardare con considerazione chi ha lasciato la sicura sedia di sindaco per mettere a disposizione del Popolo Valdostano, candidandosi alle regionali; la loro esperienza sul territorio e a contatto con i problemi che tante famiglie devono affrontare quotidianamente è un patrimonio di conoscenze e esperienze al servizio della comunità.

Dobbiamo guardare a chi ci garantisce una politica di investimenti che agevoli la creazione di imprese, l’irrobustimento delle imprese già presenti.  E non può certo garantircelo chi ad ogni elezione cambia partito o casacca; chi dopo l’elezione apre bottega in proprio; ci in pensione vuole arrotondare con poltrone d’oro. Non lo può garantire chi alle elezioni si presenta con un programma e dopo il voto si accoda a qualche altro.

In tempi normali è facile essere affascinati dalla parlantina e da altre doti superficiali dei politichini. In tempi di crisi, al contrario, tali pseudo-talenti appaiono in tutta la loro nullità, se non addirittura nella loro falsità.

Ecco perché il meglio non è sulle prime pagine; chi lavora per la comunità non ha tempo di dedicarsi alle comparsate che sono l’attività preferita dai dilettanti per soldi.

Oggi prevale il fare politica contro qualcuno e per il proprio tornaconto, mentre la politica con la P maiuscola dovrebbe lavorare per migliorare e consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti una Petite Patrie migliore di quella che ha avuto in eredità dai politici del passato. Ma ci vogliono uomini donne e uomini capaci, intelligenti, lungimiranti, documentati, intuitivi.

Il dilettatesimo è la rovina di tutto e di tutti.

piero.minuzzo@gmail.com

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