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CRONACA | 25 giugno 2020, 11:07

Processo Geenna; Alessia Favre, 'Carcea finì in mirino maggioranza'

Processo Geenna; Alessia Favre, 'Carcea finì in mirino maggioranza'

"In alcuni momenti Monica Carcea finì nel mirino di una serie di persone della maggioranza". Lo ha detto il consigliere regionale Alessia Favre, ex consigliere comunale di minoranza a Saint-Pierre, sentita come testimone della difesa nel processo Geenna sullla presenza di una presunta locale di 'ndrangheta in Valle.

Imputati sono Marco Sorbara, consigliere regionale sospeso; Monica Carcea, ex assessore al Comune di Saint-Pierre (sciolto nell'ottobre scorso per infiltrazione 'ndranghetista a seguito della relazione della Commissione antimafia), entrambi accusati di concorso esterno in associazione mafiosa; Nicola Prettico, consigliere comunale ad Aosta sospeso, Alessandro Giachino, dipendente del Casinò di Saint-Vincent e il ristoratore Antonio Raso, tutti e tre accusati di associazione per delinquere di stampo 'ndranghetista e quindi di essere membri della locale di Aosta. Altri 11 imputati sono a processo in rito abbreviato al tribunale di Torino (sentenza attesa per il 17 luglio).

"Era evidente - ha aggiunto Favre, rispondendo all'avvocato di parte civile Giulio Calosso, che assiste il Comune commissariato di Saint-Pierre - che quando stavamo tutti insieme, anche in una situazione non di consiglio, non c'era piacere a stare tutti assieme". Riguardo ai rapporti tra l'allora assessore comunale alle Finanze Monica Carcea e gli altri colleghi di maggioranza, "ricordo episodi di voti disgiunti, quando non tutta la maggioranza fu compatta nel sostenere le proposte del sindaco Paolo Lavy".

L'attenzione all'aspetto della scuola mostrata da Carcea - emersa secondo l'accusa nella vicenda della proroga del servizio di taxi-bus scolastico affidato alla ditta di Salvatore Addario - era legata "al fatto di avere figli, conosceva la realtà, ma anche alla voglia di dimostrare attenzione al paese e non essere criticata". Inoltre "spesso quando noi genitori ci trovavamo di fronte alla scuola facevamo riferimento a Carcea". Al pm Stefano Castellani che le stava ponendo una domanda in merito alla richiesta di voti a suo favore da parte di Alessandro Nogara ad Antonio Raso - riportata nell'ordinanza Geenna del gip di Torino - prima delle comunali del 2015, Alessia Favre ha detto: "Ho letto sui giornali e sono a conoscenza dei fatti che la portano a farmi questa domanda".

red. cro. - ansa-rava

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