L'Unità regionale di crisi, presieduta dal Presidente della Giunta, Renzo Testolin, ha organizzato una nuova conferenza stampa per illustrare l'ordinanza in merito alla ripresa di molte attività in Valle d'Aosta, nonchè l'andamento delle misure messe in atto per contenere la diffusione del virus COVID-19.
Nessun paziente in Rianimazione ma un nuovo decesso in Valle
Dopo una settimana senza vittime, oggi si è registrato un decesso in Valle per Covid-19; i morti salgono dunque a 140 dall'inizio della pandemia. Due nuovi contagi ma undici i guariti nelle ultime 24 ore e, si tratta del dato più positivo, da oggi non c'è più nessun paziente ricoverato in Terapia intensiva. "Si conferma un andamento in netta discesa dei contagi - ha spiegato in conferenza Luca Montagnani, coordinatore dell'Unità di emergenza coronavirus in Valle d'Aosta - ma ovviamente la vigilanza resta altissima anche e soprattutto all'interno dell'ospedale Parini dove negli ultimi giorni sono aumentati notevolmente gli ingressi in Pronto soccorso, anche di molti 'codici bianchi'che forse farebbero meglio a rivolgersi al medico di famiglia evitando di occupare personale e aree ospedaliere".
Riaperture, un piccolo passo alla volta
Difficilmente bar, ristoranti, parrucchiere e negozi di abbigliamento in Valle riapriranno lunedì 18 maggio: "Da quella data sarà permesso alle Regioni emettere ordinanze in questo senso - ha ricordato il Presidente Testolin - ma qualunque decisione dovrà essere presa compatibilmente con la percentuale di diminuizione dei contagi. Noi vogliamo riaprire prima possibile ma i passi vanno compiuti in sicurezza".
Al momento c'è anche impasse sulla riapertura dei confini interregionali. "La riapertura tra regioni dovrà avere una connotazione a livello nazionale - ha detto il Presidente - Per noi è sicuramente fondamentale riaprire i confini, non possiamo pensare di ripartire senza flussi da altre regioni. Sui confini internazionali abbiamo posto la questione ma per ora non c'è stata risposta".
Con la nuova ordinanza che sostituisce quella del 3 maggio scorso sono però riattivate alcune professioni: sono previste modifiche per l'attività delle guide alpine, estendendola a varie attività a favore dell'Amministrazione pubblica in ambito di nivologia, verifica delle situazioni idrogeologiche e disgaggio di neve in quota". "Inoltre - ha aggiunto in conferenza stampa il Presidente della Giunta, Renzo Testolin - si permette l'ultimazione dei corsi per aspiranti guida. Avevamo chiesto l'avvio dell'attività delle guide alpine almeno con un cliente ma l'Unità di crisi ha preferito rimandare di almeno una settimana".
Testolin ha poi confermato che "da domani si potranno svolgere alcune attività all'aria aperta e legate alla montagna e al tempo libero, anche per affidare i giovani a istruttori di mountain bike o accompagnatori natura con gruppi fino a quattro persone". L'attività sportiva individuale "si potrà fare in alcune strutture come i campi da golf, maneggi, pesca sportiva, il tiro con l'arco e il tennis, senza l'utilizzo degli spogliatoi". Per quanto riguarda il benessere animale è previsto il via all'addestramento sportivo e di accompagnamento e sarà consentito l'accesso a canile e gattile. E' anche prevista la riapertura di piccole attività artigianali, con non più di tre persone, che lavorano legno, vetro, ceramica e carpenteria metallica, comprese le botteghe scuola.
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La Giunta regionale sta poi esaminando un "piano rientro" nelle scuole che non esclude il ritorno in classe a maggio e per tutto giugno, ma che guarda anche a settembre. L'assessore all'Istruzione, Chantal Certan ha ribadito in conferenza stampa che "occorre tenere in considerazione l'aspetto sociale e il ruolo della scuola per le famiglie che devono ripartire". "Non conosco le situazioni delle scuole nelle altre regioni - ha aggiunto - ma in Valle d'Aosta l'80% delle classi (ovvero 820 su oltre 1.100) ha meno di 20 alunni, ci sono scuole di montagna con un rapporto insegnante-alunni da uno a tre a uno a cinque. Le condizioni sono particolari, quindi è possibile pensare di prevedere un rientro con orari e numeri ridotti. A tal proposito una prima bozza del Piano di rientro, con un protocollo sanitario, è all'esame del Governo regionale".
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