Un lunga scia di oggetti luminosi che, visti da Aosta, sono sbucati da nord e sono spariti a sud dietro il Gran Paradiso. Non sono degli Ufo ma satelliti Starlink del magnate americano Elon Mousk, quello delle auto elettriche Tesla. Si tratterebbe di un esperimento di una delle aziende del magnate americano, la SpaceX, che ha in programma di mettere in orbita satelliti Starlinnk per realizzare una rete di collegamenti internet da ogni parte del mondo senza ‘buchi di connessione’ o assenza di tacche.
Gli Starlinnk sono progettati per viaggiare in on'orbita terrestre bassa tra i 160 e 2000 chilometri. Gli Starlinnk impiegheranno 90 minuti per completare l’orbita viaggiando a a circa 27400 km/h. La SpaceX ha ottenuto il via libera della Commissione federale per le comunicazioni degli Stati Uniti per portare in orbita una flotta 12.000 satelliti Starlink. Secondo l'azienda i primi servizi, in alcune regioni della Terra, potrebbero partire già entro la fine dell'anno, una volta portati in orbita almeno 720 satelliti con 12 lanci. Il prossimo lancio di altri 60 satelliti è previsto in maggio.
Dopo aver lanciato altri 60 satelliti per l’Internet globale, Musk ha annunciato che entro circa tre mesi verrà avviato un test beta privato del servizio, a cui seguirà un test pubblico che verrà effettuato utilizzando i satelliti situati a "latitudini elevate".
“Starlink fornirà Internet a banda larga ad alta velocità in luoghi in cui l'accesso è stato inaffidabile, costoso o non completamente disponibile”, fa sapere SpaceX in un post pubblicato sul profilo ufficiale Twitter della compagnia di Elon Musk.
Ad ora la costellazione Starlink conta 420 satelliti, 60 dei quali sono stati lanciati pochi giorni fa dalla base di Cape Canaveral, in Florida. Un’altra tornata di satelliti sarà lanciata in orbita a maggio, mese in cui l’azienda di Elon Musk organizzerà il primo lancio della Capsula Crew Dragon con astronauti a bordo.