Persino la Giunta regionale, causa anche il fatto che il Commissario dell’Usl è risultato positivo al Coronavirus si riunisce indossando le mascherine e l’assessore alla sanità le usa precauzionalmente in ufficio con i suoi collaboratori.
La positività al tampone effettuato al Commissario dell’Usl crea preoccupazione per tutto il personale sanitario che sta dimostrando la propria più totale dedizione. A fronte del fabbisogno le scorte di dispositivi di protezione individuale, soprattutto di quelli con i livelli di sicurezza più alti, adeguati alla prevenzione dei contagi nelle manovre cliniche più suscettibili di contatto diretto con il virus, quali sono quelle messe in opera sui pazienti per sostenerne la funzione respiratoria, sono irrilevanti.
L’aumento dei contagi crea poi preoccupazioni per i posti letto. Oggi le postazioni sono sufficienti ma se la situazione dovesse precipitare sarebbe una vera apocalisse. La nostra è una struttura piccola e già la Lombardia ha dovuto ricoverare a Palermo pazienti in terapia intensiva. E questo è un problema che non capisco alcuni giornalisti e tantomeno i turisti.
Inutile chiedere ai turisti perché sono nella nostra regione e cosa pensano del divieto di permanere in Valle. I giornalisti dovrebbero invitarli ad andarsene. Impedire ai proprietari seconde case in Valle o invitarli a tornare nelle loro zone di residenza è una decisione, ancorché tardiva, saggia. Se ai nostri casi di contagio aggiungiamo quelli eventualmente contratti da vacanzieri è certo che le nostre strutture sanitarie collasseranno.
Il problema dei posti letto potrebbe diventare altrettanto grave a quello dei contagi. Fortunatamente, per il momento, in Valle, non abbiamo notizia di Operatori Sanitari contagiati da SARS-CoV-2; ma Dio mai voglia che qualcuno venga contagiato, sarebbe davvero la fine.
E in tutto questo si inserisce la mancanza di volontà di nominare un commissario per l’emergenza e peggio ancora di rinviare le elezioni all’autunno prossimo. Renzo Testolin, che è presidente della Regione senza essere stato eletto, ha appreso dai giornali che Macron ha rinviato i ballottaggi dopo che ostinatamente ha costretto i francesi ad andare alle urne domenica scorsa?
Si rendono conto i 35 di piazza Deffeyes che i ragazzi non possono seguire le lezioni scolastiche perché buona parte delle vallate non è servita da collegamenti internet?
Si rendono conto i 35 di piazza Deffeyes che a malapena in tante vallate si riesce a spedire una mail. Eppure sono stati spesi milioni; il presidente della Chambre da anni urla che si deve innovare, potenziare le nuove tecnologi, creare collegamenti telematici. Ma ora ci accorgiamo di essere ai tempi dei Flintstones.
E arrivato il coronavirus a farci capire che abbiamo le pezze nel sedere; altro che Valle d’Aosta del buon vivere o indenne da coronavirus come Testolin ha detto verso fine febbraio invitando i turisti a venire in Valle perché in Lombardia era già scoppiata l’epidemia.













