Cesare Catania, quarantunenne artista milanese, sin dall’infanzia mostra chiaramente la propria passione, oltre che per le arti figurative, per la matematica e per la musica, due discipline tra loro così diverse eppure per lui vicine. Il nonno violinista gli trasmette la passione per gli strumenti musicali e all’età di 9 anni Catania inizia a prendere lezioni di pianoforte. Durante i successivi dieci anni di studio di piano sviluppa la passione per il rigore e per la creatività della musica classica.
Nella matematica e nella musica l’autore ritrova, nel corso della sua formazione artistica e culturale, il naturale completamento della propria essenza, da un lato diretto verso il rigoroso e lo schematico modo di approcciarsi alla vita e dall’altro verso una visione multiprospettica dello stesso, una visione quest’ultima che lo porterà ad avvicinarsi a qualsiasi disciplina da piani e punti di vista sempre diversi tra loro.
A partire da venerdì 28 febbraio fino a domenica 15 marzo Catania espone nella sala di Finaosta. Due le opere scultoree, intitolate “La Bocca dell’Etna”, già esposte in passato tra gli altri anche al Museo della Villa Reale di Monza e nel Principato di Monaco. Si tratta di due sculture realizzate in acciaio, silicone e acrilico, che dal 28 febbraio saranno visibili anche dalle vetrate di via Festaz. A queste sculture si aggiungono un quadro tridimensionale realizzato anch’esso con silicone e acrilico più una stampa a tiratura limitata ritoccata a mano dall’artista. Infine in esposizione ad Aosta “Trois Hommes”, arazzo olio su tela alto più di due metri e mezzo, dipinto a spatola e ritoccato a tampone.
E' un’opera che unisce tra loro arte e scienza, informale e cubismo, simmetria e immaginazione. Lo stesso arazzo è già stato esposto anche al Palazzo Serbelloni di Milano. La mostra rimarrà aperta al pubblico gratuitamente fino al 15 marzo. Vernissage venerdì 28 febbraio alle 18.