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CRONACA | 02 dicembre 2019, 18:01

Con la Colletta alimentare 2019 raccolti quasi 36mila chilogrammi di alimenti

Con la Colletta alimentare 2019 raccolti quasi 36mila chilogrammi di alimenti

Sabato 30 novembre, giornata della Colletta alimentare, l'esercito di 500 volontari del Banco alimentare VdA ha raccolto 36 tonnellate di alimenti in 80 punti di raccolta dislocati sul territorio regionale.  

Nonostante la crisi e la ‘concorrenza delle sempre più numerose richieste di solidarietà’ in occasione della Colletta Alimentare, i volontari del Banco Alimentare hanno raccolto, con le offerte dei valdostani 36.000 chili di alimentari.

Una quantità consistente ma inferiore di circa 5mila chili rispetto allo scorso anno. La raccolta si è svolta sabato scorso in 80 punti in negozi di prossimità e supermercati.  

"Tanti valdostani sono impegnati in diverse attività solidali, di sostegno ai poveri e ai disagiati sociali - spiega Tullio, volontario del Banco di Aosta - dunque può essere che avendo già devoluto tanto in altre iniziative, abbiano disertato la Colletta. Non dimentichiamo che il momento non è particolarmente felice: anche chi non si trova in situazioni di aperta crisi economica deve fare i conti con l'aumento del costo della vita e con tagli continui alle risorse. E' comprensibile che il braccio si faccia un po' più corto".  

Emilio Roda, presidente del Banco Alimentare della Valle d'Aosta, sottolinea che "l'impegno dei volontari è sempre massimo, ma la fatica è tanta perché in una sola giornata si devono organizzare i punti di raccolta, poi si danno i turni e infine bisogna recuperare gli alimenti donati e stoccarli al magazzino, che si trova in strada Sogno in località Grand Chemin a Saint-Christophe. Al momento non è possibile estendere la Colletta anche alla giornata di domenica proprio perché i volontari non sono sufficienti e chi si impegna al sabato non può farlo anche alla domenica".  

Tra gli alimenti donati, spiega Roda, "la pasta rappresenta sempre un terzo delle donazioni; poi ci sono sughi, tonno conservato, confezioni di legumi, biscotti, succhi di frutta e altri cibi". Nella nostra regione sono circa cinquemila i poveri 'accertati' ovvero i residenti con Isee al di sotto dei 7.500 euro annui, di questi il 90% è assistito da Regione, Comuni di residenza e associazioni di volontariato. Altre tremila persone ne richiedono l'assistenza occasionalmente, ma i numeri, così come nel resto d'Italia, sono in costante aumento.

i.d.

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