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INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ | 14 ottobre 2019, 08:00

J.B. Festaz con CTA-VdA si apre al territorio e si candida a diventare Casa sociale

Da sn: Michele Chicherchia e Alfredo Massai (vice pers e pres. CTA), Ernesto Demarie e Alessandro Cama (pres. e direttore Jb Festaz)

Da sn: Michele Chicherchia e Alfredo Massai (vice pers e pres. CTA), Ernesto Demarie e Alessandro Cama (pres. e direttore Jb Festaz)

Non potendo tanti ospiti, per motivi oggettivi, uscire è la comunità che deve poter entrare. Un convinzione che ha spinto il Consiglio di amministrazione del JB Festaz, la casa di riposo di Aosta, e CTA-VDA, il Centro Turistico Acli VdA, a mettere assieme esperienze ed forze per immaginare una casa di riposo che guarda al futuro, che investe e cerca di fronteggiare i bisogni emergenti con servizi innovativi.

JB Festaz con CTA apre letteralmente le porte al territorio: la struttura mette a disposizione gli spazi e l’ente presieduto da Alfredo Massai organizza manifestazioni culturali, formative, feste, balli rivolti agli ospiti e agli ospiti che avranno così socializzare arricchendo chi da fuori scopre una realtà che spesso nota, o non vede, transitando in via Festaz piuttosto che in piazza della Repubblica.

Il tutto costruito su tre piastri: passione e professionalità e casa necessari, fondamentali per fare interagire ospiti e cittadini.

Insomma, il JB Festaz, con il CTA, si appresta a vivere una nuova mutazione: da Hospice de Charité a Casa di Risposo e ora si appresta a diventare una  sorta di Social Housing, vale a dire una Casa Sociale.

“Noi – spiegano Ernesto Demarie e Alessandro Cama, rispettivamente presidente e direttore del JB Festaz - mettiamo a disposizione degli spazi idonei ad accogliere adulti, bambini e anziani per socializzare e trascorre qualche ora in compagnia con le iniziative che organizzerà il CTA. E’ volontà del Consiglio di Amministrazione creare una forte collaborazione con il territorio per fare sentire i nostri ospiti una parte integrante della comunità”.

Ed in questa’ottica si pensa ai bambini che potranno, un giorno,  giocare nel parco osservati da vicino dagli anziani.

“Da parte nostra – hanno spiegato Alfredo Massai e Michele Chichierchia, presidente e vice presidente di CTA – organizzeremo feste, balli,  incontri per parlare di cinema o di libri, laboratori manuali, concerti, mostre, le merende ma anche occasioni per bricolage, attività fisica, corsi di ginnastica dolce, corsi di ballo, di burraco, di comunicazione e corsi base per l’utilizzo di nuove tecnologie e incontri con personaggi della nostra comunità”.

Insomma il JB Festaz si candida a diventare, come ha sottolineato il Presidente Demarie, “un luogo aperto in cui tutte le persone, anziani, famiglie, operatori, la comunità intera trovano relazioni autentiche e piene, attenzione, fiducia, partecipazione”.

Un obiettivo condiviso che come ha rimarcato Massai, “si può realizzare senza contributi pubblici grazie alla volontà prestata da volontari il tutto per potenziare la cultura della solidarietà al fine di valorizzare le diversità dell’anziano come risorsa sociale, ritornando a considerare la terza età non come un impedimento ma come vera e propria tappa di vita e creare un ambiente  in grado di superare l’emarginazione e la solitudine che spesso sempre più cittadini avvertono”.

piero.minuzzo@gmail.com

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