Togliamo di mezzo qualsiasi fraintendimento o interpretazioni di parte: W Greta Thunberg. Ho letto da qualche parte che dietro l’indignazione di Greta Thunberg per l’inerzia dei governi nell’affrontare la crisi climatica non c’è altro che la vergognosa inerzia dei governi nell’affrontare la crisi climatica.
E la nostra Giunta e il governo di Aosta non fanno eccezione. Se escludiamo la legge regionale sulla mobilità sostenibile approvata dal Consiglio Valle nei giorni scorsi, nulla di concreto è stato fatto.
Tanti annunci ma sotto il vestito niente. Il sindaco di Aosta pensa che chiudendo al traffico veicolare il centro storico si risolva il problema dell’inquinamento. Per il sindaco di Aosta parcheggiare in periferia si risana l’aria di piazza Chanoux. Così come le migliaia di manifestanti come si comportano quando lo sciopero è finito?
Ho visto ragazzi che buttavano per terra i mozziconi di sigaretta. Ragazzi che si mettevano d’accordo per andare a pranzo al Mcdonal. Negozi con l’aria condizionata a palla e le porte spalancate. Immagino che quando accenderanno il riscaldamento i condizionatori continueranno ad andare a palla e le porte resteranno aperte.
Quanti saranno le mamma ed i papà che portavano a manifestare i loro figlioletti nelle carrozzelle a usare i pannolini riciclabili? Manifestare costa poco. Agire richiede impegno. Cosa imparano a scuola? Quali esempi hanno i ragazzi dai loro insegnanti? E si potrebbe proseguire a lungo. Ma sarebbe una noia.
E’ meglio chiedere alla politica cosa sta facendo di concreto per frenare i cambiamenti climatici e ridurre l’inquinamento? Quello che faceva l’ex ministro Toninelli che mentre promuoveva le auto elettriche si comprò un Suv a gasolio. Oppure come alcuni nostri consiglieri regionale che nella discussione in Consiglio dell’ordine del giorno relativo alla sperimentazione dei treni ad idrogeno affermano che questa soluzione è una valida alternativa all’ elettrificazione. Non sanno che si tratta di una tecnologia sperimentale che per diventare operativa in Italia necessiterà di tanti anni e di cui non si conoscono i costi. Per contro quando si parlava di bimodali diesel/elettrici dicevano o elettrificazione o morte. A dimostrazione che la demagogia è lo sport preferito dei nostri politichi che il giorno dopo non si ricordano cosa hanno detto il giorno prima.
E chi non conosce le tecnologie e parla a vanvera non può certo proporre o decidere cosa fare per contrastare i mutamenti climatici. Si sono levati il dente con l’approvazione della legge sulla mobilità sostenibile; per il resto nulla.
Ma lo sanno i nostri politichini che un frigo a bassa efficienza inquina più di un’auto euro 5; che le lampadine a incandescenza consumano il 60% in più delle lampadine fluorescenti e immettono una quantità enorme di anidride carbonica nell’atmosfera.
Quanti sanno che cinquemila piante in un anno assorbono 228 chili di PM10: pari alle emissioni di oltre mille macchine che percorrono 20 mila chilometri in 12 mesi? Ad Aosta, invece, si tagliano come è avvenuto in Corso Battaglione Aosta e in altre vie della città. Per non parlare del ruolo che svolgerebbero le siepi contro l’inquinamento.
Siamo sempre alle solite; parlare del sesso degli angeli sono tutti enciclopedici, ma quando si tratta di proporre soluzioni percorribili da subito in pochi sanno che fare e pochi hanno voglia di documentarsi.
A parole tutti thubergiani nei fatti incapaci.




