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ISTRUZIONE E FORMAZIONE | 06 settembre 2019, 21:06

Gli insegnanti di scienze naturali discutono sui pericoli per l'l'ambiente

E' in corso di svolgimento in Valle d'Aosta il Congresso nazionale dell'Anisn (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali) che festeggia quest'anno i 40 anni dalla fondazione

Gli insegnanti di scienze naturali discutono sui pericoli per l'l'ambiente

Sono una cinquantina e provengono da tutta Italia i professori della scuola secondaria di primo e secondo grado che aderiscono all'iniziativa dal titolo “I rischi naturali e l'uomo: ambiente ed eredità culturale”. Il tema proposto, fil rouge del congresso, riguarda infatti la problematica, di attualità su tutto il territorio nazionale, dei pericoli e dei conseguenti rischi che interessano il nostro ambiente con particolare attenzione anche all'eredità culturale e al patrimonio naturalistico italiano.

“Lo sforzo organizzativo è ampiamente ripagato dall'importanza dell'obiettivo posto e dal risultato raggiunto – dichiara la Dirigente scolastica del Manzetti di Aosta Susanna Occhipinti, coordinatrice locale dei quattro giorni di meeting. La partecipazione di tanti colleghi provenienti da tutta Italia rappresenta un'occasione di confronto, di scambio e di conoscenza importante in questo momento storico in cui la scuola si trova a dover sensibilizzare e formare i giovani su tematiche fondamentali per futuro dell'umanità quali la tutela del territorio. Inoltre il Congresso rappresenta l'opportunità di far conoscere le bellezze naturali e culturali della Valle”.

Giovedì 5 settembre prima escursione del gruppo nello splendido e incontaminato vallone delle Cime Bianche con Marcello Dondeynaz, esperto impegnato a tutelare il vallone.

Venerdì è stata la volta degli interventi del Professor Sandro Conticelli dell'Università di Firenze su “L'uomo e i rischi naturali”, dell'Ingegner Paolo Augliera, ricercatore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia su “Rischio terremoti” e del Professor Pierfrancesco Dellino dell'Università di Bari sul “Rischio vulcani”.

Sabato mattina invece sarà la volta del Dottor Massimo Frezzotti (Enea) che interverrà su variazioni climatiche e conseguenze, del Professor Giovanni Crosta (Università Milano Bicocca) su “Il rischio idrogeologico”, del Professor Francesco Faccini (Università di Genova) su “Rischio geomorfologico geoheritage”, della Dottoressa Paola Dellavedova (Ufficio neve e valanghe) su “La gestione del pericolo e del rischio valanghe”, del Dottor Angelo Camerlenghi (Direttore dell'Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica di Trieste) su “Rischio marino Tsunami” e del Dottor Massimo Faure Ragani su “Rischio radon”.

Fanno parte del programma anche le escursioni a Sky Way con visita al Giardino Saussurea e al Museo dei Cristalli (a cura  della Fondazione Montagna sicura) e all'Osservatorio astronomico di Saint-Barthelemy. Per chiudere, lunedì 9 settembre al Forte di Bard Luigi Bignami affronterà il tema del divulgatore scientifico, Stefano Solarino (INGV) quello de “La preparazione ai rischi naturali: un percorso che inizia dalla scuola” e il Professor Bertolino (UniVDA) approfondirà “Il rischio di non rischiare. Riflessioni sull'iperprotezione dei bambini”. 

Precederanno le conclusioni del Congresso ancora Jean Luc Berenguer e un workshop tenuto da Francesca Lozar (Università di Torino) su “Scuola e Università, un percorso condiviso?”.

Infine, a dimostrazione di quanto può essere interessante la Valle d'Aosta dal punto di vista naturalistico e scientifico sono previste escursioni post congresso alle miniere di Saint-Marcel, Brusson e al Parco naturale del Mont Avic.

gi.la/ip

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