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CRONACA | 10 maggio 2019, 13:09

Crack Cioccolato VdA, procura chiede archiviazione del fascicolo

Crack Cioccolato VdA, procura chiede archiviazione del fascicolo

La procura di Aosta ha chiesto l'archiviazione del fascicolo per bancarotta aperto a seguito del fallimento, nel gennaio scorso, della Cioccolato Valle d'Aosta, l'azienda del gruppo turco Captain Gida nata nel 2016 e che aveva rilevato la ex Feletti di Pont-Saint-Martin, ottenendo un mutuo regionale da quattro milioni di euro tramite Finaosta. In base alle indagini non sono emersi profili distrattivi ma si sono delineati i contorni di un'operazione improvvida.

Gli indagati erano tre vertici turchi dell'azienda. Il gruppo, nel tentativo di rilanciare l'attività producendo cioccolato di qualità anche con nocciole turche, aveva inoltre investito 1,5 milioni di euro propri. Il mutuo Finaosta da quattro milioni era servito all'acquisto del capannone Feletti con i macchinari per la produzione. Il passivo stimato dal curatore fallimentare e' di almeno 5 milioni di euro. Le indagini del Nucleo di polizia economica della guardia di finanza sono state coordinate dal pm Luca Ceccanti.

A chiedere il fallimento dell'azienda era stato un fornitore: si tratta di una srl che vantava un credito dell'ordine di grandezza delle migliaia di euro. La prossima udienza, per l'esame dello stato passivo, è fissata per il 15 maggio. Sul mutuo da quattro milioni indaga la procura della Corte dei conti.

Le produzioni nello stabilimento della bassa Valle - come aveva denunciato nel settembre scorso il sindacato Savt - sono ferme dall'inizio del 2018.L'imprenditore turco Ertugrul Selcuk, che era titolare delle quote di maggioranza, in un incontro con l'allora assessore regionale alle Finanze Stefano Aggravi e i referenti di Finaosta e del Savt, il 13 novembre scorso aveva ribadito di essere alla ricerca di un partner al 50 per cento. In quella data cinque dei sei dipendenti avevano ricevuto la lettera di licenziamento.

ansa-rava

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