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CRONACA | 30 marzo 2019, 14:42

Ex ad Casino Di Matteo fece polizza vita con beneficiario, in caso di morte, la Casa da gioco

Giulio Di Matteo

Giulio Di Matteo

Normalmente le assicurazioni sulla vita si stipulano a beneficio dei propri cari. Normalmente, ma non sempre. L'ex ad del Casino di Saint-Vincent Giulio Di Matteo, ad esempio, l'11 aprile 2018 sottoscrisse una polizza vita con una compagnia assicurativa il cui beneficiario, in caso di morte, non era un familiare o un parente prossimo bensì la stessa società Casino spa. 

Questa singolare circostanza è descritta nelle 64 pagine del Piano di concordato per il salvataggio della Casa da gioco dal fallimento, depositato al tribunale di Aosta in attesa di essere approvato dai creditori.

"Si tratta della polizza assicurativa vita n. 5287742 - si legge nel documento - in caso morte dell’assicurato avv. Giulio Di Matteo, ex Amministratore Unico della Società, con possibilità di riscatto anticipato. Il beneficiario della polizza risulta essere Casino de la Vallée". 

La stessa polizza è gravata da un pegno costituito sempre l'11 aprile 2018 a favore della compagnia assicurativa Aviva Italia spa a garanzia parziale della fideiussione rilasciata da quest’ultima a favore della Banca Popolare di Sondrio, a sua volta garante per la Casino spa nei confronti dell’Inps per le obbligazioni derivanti alla Società dall’applicazione della Legge Fornero.

Il Piano ipotizza che, a seguito del pagamento - entro un anno dall’approvazione della domanda di concordato - del debito residuo nei confronti dell’Inps, sia le garanzie fideiussorie rilasciate dagli Istituti bancari, sia conseguentemente quella della compagnia assicurativa, vengano estinte. La polizza potrà pertanto essere riscattata dalla Casino spa, che rientrerà nella piena disponibilità delle somme versate.

Sempre nel documento depositato si legge come si metta male per la società partecipata e finanziaria regionale Finaosta, principale creditore della Casa da gioco di Saint-Vincent, il recupero dei mutui erogati ai tavoli verdi. Come anticipato alcuni giorni fa da Aostacronaca, Finaosta è nei fatti anche un socio della Casino spa e come tale non potrà essere chiamata dai giudici del tribunale di Aosta ad approvare il piano di concordato.

Per lo stesso motivo inoltre i suoi crediti verso il Casino, che assommano a decine di milioni, non sono a chirografo ma sono postergati ovvero Finaosta sarà l'ultimo ente a ricevere denaro fra tutti i creditori.


patrizio gabetti

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