Le serrande sono abbassate da oltre un mese e, fa sapere la famiglia Boch, "non saranno certalmente rialzate prima del 30 giugno", assicurando però anche che "non è assolutamente vero, come qualcuno ha falsamente scritto su alcuni social, che il nostro locale ha chiuso definitivamente i battenti. Le motivazioni della temporanea chiusura sono squisitamente personali e nulla hanno a che vedere con problematiche economiche: si tratta di una libera decisione aziendale".
Parzialmente chiarito, dunque, il 'giallo' dell'improvvisa chiusura lo scorso aprile della pasticceria-caffetteria Boch in piazza Chanoux ad Aosta, locale storico inaugurato nel 1904 e pasticceria più 'antica' della Valle d'Aosta, la cui gestione si tramanda da 114 anni di padre in figlio.
Oggi è Edy Boch a reggere le sorti della pasticceria famosa per una produzione artigianale di dolci tipici e internazionali, ma il titolare non ha alcuna voglia di parlare: "Se da un lato lusinga l'interesse e l'attenzione degli aostani per la nostra azienda -si limita commentare - dall'altro c'è rabbia per una serie di false e fuorvianti notizie che circolano liberamente in rete e sulle bocche dei pettegoli. Dicano pure quello che vogliono, noi riapriremo quando decideremo di farlo".












